Super Micro Computer, crollo del 32% a Wall Street dopo le dimissioni di Ernst & Young da revisore
Super Micro Computer in caduta libera a Wall Street. Il titolo del produttore di server ha chiuso la seduta di ieri con un tonfo del 32,7% e nel pre-market segna ancora un calo di circa il 3% a 3 dollari. Super Micro vende server ad alte prestazioni per data center e ha visto esplodere la domanda per i suoi prodotti grazie al boom dell’intelligenza artificiale. Da inizio anno fino agli inizi di marzo le sue azioni si erano quadruplicate. Da allora, l’entusiasmo si è ridimensionato e il titolo ha registrato una correzione di circa il 70% dai massimi dell’8 marzo, ma la performance da inizio 2024 è ancora positiva (+18% circa). Vediamo insieme cosa a fatto crollare il titolo e quali spunti ci può dare l’analisi tecnica.
Ernst & Young si dimette dal ruolo di revisore
Nella seduta di ieri Super Micro Computer ha toccato il minimo da gennaio di quest’anno e ha esibito il più grande ribasso giornaliero in percentuale da ottobre 2018. A far crollare le quotazioni, la notizia che Ernst & Young ha rassegnato le dimissioni come revisore dei conti di Super Micro, citando preoccupazioni riguardo alla governance e alla trasparenza della società. Secondo un documento reso pubblico da Super Micro, Ernst & Young ha sollevato dubbi sull’impegno dell’azienda per l’integrità e l’etica. “Rassegniamo le dimissioni a causa di informazioni che ci sono recentemente giunte e che ci impediscono di continuare a fare affidamento sulle dichiarazioni del management e del Comitato di Audit”, ha scritto Ernst & Young.
La decisione arriva dopo che, il mese scorso, è emersa la notizia che il Dipartimento di Giustizia ha avviato un’indagine sulle dichiarazioni di un ex dipendente, il quale afferma che Super Micro avrebbe violato le norme contabili. Un mese prima, Super Micro aveva annunciato che avrebbe ritardato la presentazione dei suoi rendiconti finanziari annuali e che un comitato speciale stava valutando i controlli interni sulla rendicontazione finanziaria. Tutto questo, insieme alle dimissioni di Ernst & Young come revisore, ha provocato un crollo fino al 34% delle azioni del fornitore di server prima di recuperare parte delle perdite, mentre la società ha annunciato che terrà una conferenza trimestrale di “aggiornamento aziendale” con gli investitori la prossima settimana.
Accuse di “ricavi sovrastimati” da un ex dipendente
La supervisione su Super Micro si è intensificata dopo che un ex dipendente, Bob Luong, ha dichiarato all’inizio di quest’anno, in un tribunale federale, che l’azienda aveva tentato di sovrastimare i propri ricavi. Successivamente, il venditore allo scoperto Hindenburg Research ha citato le affermazioni di Luong in un rapporto su Super Micro, accusando “gravi segnali di allarme contabili, prove di transazioni con parti correlate non divulgate, fallimenti nel rispetto delle sanzioni e dei controlli all’esportazione, e problemi con i clienti”. Super Micro ha dichiarato di non aspettarsi che i problemi rilevati comportino modifiche ai rendiconti finanziari precedenti e ha avviato la ricerca di un altro revisore dei conti. La società ha detto di non essere d’accordo con la decisione di dimissioni di Ernst & Young, ma ha preso seriamente le preoccupazioni espresse e considererà attentamente i risultati e le azioni suggerite dal comitato speciale.
Ernst & Young ha affermato di essere d’accordo solo su alcune parti del documento presentato da Super Micro. Il revisore dei conti non ha potuto garantire che le questioni sollevate non avrebbero portato Super Micro a rivedere i risultati finanziari precedenti. Nella sua lettera di dimissioni, Ernst & Young ha dichiarato di “non essere disposto ad associarsi ai bilanci finanziari preparati dal management”. Secondo l’analista di Bloomberg Intelligence Woo Jin Ho, le dimissioni potrebbero alimentare ulteriori dubbi sulla validità dei bilanci passati dell’azienda. Questo “rafforza la necessità di una maggiore governance aziendale, che potrebbe richiedere un cambio della leadership”.
Nel 2020, Super Micro ha risolto un’indagine della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sulla propria contabilità, pagando una sanzione di 17,5 milioni di dollari. Nell’accordo di transazione, Super Micro non ha ammesso né negato le accuse dell’autorità di regolamentazione. In una dichiarazione, Super Micro ha affermato di rimanere concentrata sul mantenimento degli impegni verso i clienti, sui piani di prodotto e sulla forte crescita ed espansione.
Il punto tecnico sul titolo
Super Micro Computer si trova in una fase di marcata debolezza, con l’ultima chiusura a 33,07 dollari, dopo una discesa di oltre il 32%. Il trend generale del titolo è ribassista, come si può vedere dalla trendline discendente (in viola), costruita sui massimi di marzo e giugno.
Le medie mobili, in particolare, rafforzano questa visione negativa. La media mobile a 50 periodi (in giallo) agisce come resistenza dinamica e finché il prezzo rimane al di sotto di essa, il trend ribassista resta confermato. La media mobile a 200 giorni (in arancione) appare ancora lontano dai corsi attuali e difficile da raggiungere senza un’inversione strutturale del trend.
Anche l’analisi degli indicatori conferma la fase di debolezza. L’RSI a 14 periodi, attualmente sotto il livello di 30, indica una situazione di ipervenduto: storicamente, un RSI così basso può anticipare un rimbalzo tecnico, anche se è necessario rimanere prudenti, poiché l’indicatore potrebbe persistere su valori bassi in caso di continuazione del trend ribassista. Anche il MACD si conferma negativo, con la linea di segnale sotto la linea dello zero, rafforzando l’indicazione di debolezza. Un incrocio rialzista tra le linee del MACD potrebbe suggerire un’inversione, ma al momento il trend resta impostato al ribasso.
Il volume profile evidenzia un forte accumulo di scambi tra i 32 e i 85 dollari, suggerendo che quest’area è rilevante per gli operatori, fungendo sia da supporto sia da resistenza. Con la discesa di ieri è stato infranto anche il Point of Control (PoC) che si trova a 46,2 dollari euro. Il PoC rappresenta il livello di prezzo in cui si è concentrato il maggior volume di scambi per il periodo in esame, evidenziando una zona di forte interesse tra compratori e venditori. La rottura potrebbe indicare un indebolimento della domanda proprio nella zona di prezzo più trafficata. In quest’ultimo caso, il PoC verrebbe “scavalcato” come punto di sostegno, segnalando che i venditori hanno prevalso in un’area di notevole interesse.
Considerando questi elementi, i livelli di supporto e resistenza sono ben definiti e gli indicatori confermano una pressione di vendita. Il primo supporto a 30,3 dollari appare cruciale, poiché ha contenuto i ribassi anche nel passato, mostrando un’area di accumulo di volumi. Questo livello rappresenta una solida base di supporto, mentre quello successivo si trova a 30,3 dollari. La perdita di questo livello potrebbe peggiorare ulteriormente la tendenza ribassista, aprendo la strada a una fase di vendite ancora più accentuata.
Al rialzo, invece, si consiglia quindi cautela e attesa di segnali di inversione più solidi prima di considerare eventuali posizioni di acquisto. In tal caso, un recupero sopra i 38,5 dollari potrebbe portare Super Micro a testare nuovamente la resistenza a 49,3 dollari, dove transita anche la media mobile a 50 giorni. Se il titolo riuscisse a superare questa fascia di prezzo potrebbe aprirsi la strada verso la resistenza superiore a 63,4 dollari, segnale di un potenziale cambio di direzione soprattutto nel caso di break della suddetta trendline ribassista.