Stop ai dividendi delle banche, il diktat di Consob Svezia e Germania. Le indicazioni di Intesa Sanpaolo e Unicredit
Le forti incertezze economiche per via della pandemia Covid-19 hanno spinto la Finans Inspektionen, la Consob svedese, a raccomandare alle banche del Paese di non pagare i dividendi già comunicati per il 2019. L’autorità di controllo in particolare afferma che “i consigli di amministrazione dovrebbero immediatamente modificare le proposte di dividendi e che questa primavera le assemblee dovrebbero decidere di non distribuire dividendi”. Un avvertimento alle banche è arrivato anche dalla Bce che ha chiesto di usare prudenza sul fronte della distribuzione di capitale in modo da preservare il patrimonio in vista delle difficoltà che arriveranno con la crisi da Covid-19.
Nelle scorse settimane un report di Scope Rating sulle banche europee poneva l’accento proprio sulle prospettive dei dividendi a rischio.
Autorità paesi Nord Europa sollecitano stop a dividendi delle banche
L’alert dividendi riguarda tutta l’Europa. Così come la Svezia, sempre ieri la Bafin, la Consob tedesca, ha esortato le banche ad “astenersi dal riacquisto di azioni e a pensarci due volte prima di pagare dividendi e bonus“. Nei giorni scorsi si era mossa sulla stessa direttrice anche la commissione di vigilanza sui mercati finanziari della Norvegia consigliando alle banche di riconsiderare le proposte di dividendi. La Norvegia in particolare ha chiesto agli istituti di credito di rivedere gli impegni sulle cedole relative agli utili 2019 e di ripresentare i loro programmi questa settimana. Ma c’è anche chi si è mosso in autonomia come la Danske Bank che la scorsa settimana ha comunicato il posticipo della cedola per via dello slittamento dell’assemblea dei soci.
Santander la prima grande banca a fare dietrofront
Sono comunque ancora poche le banche che hanno ritirato i loro dividendi volontariamente. Tra queste spicca la spagnola Banco Santander che lunedì è diventata la prima grande banca della zona euro ad annunciare che avrebbe spostato al 2021 il pagamento intermedio della cedola previsto per novembre e andrà a rivedere il suo dividendo per l’intero anno 2020.
Banche italiane a un bivio
E in Italia come si stanno muovendo le nostre banche? Interpellata da Il Sole 24 Ore, Intesa Sanpaolo ha confermato che porterà all’assemblea del 27 aprile il dividendo previsto a 0,192 euro per azione ordinaria, così anche UniCredit – il cui nuovo piano industriale presentato a dicembre poggia proprio su una maggiore distribuzione di capitale – ha dichiarato che non cambierà i suoi programmi e all’assemblea del prossimo 9 aprile oltre ad un buyback da 463 milioni il gruppo proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo 2020 di 0,63 euro. Sulla stessa via anche i dividendi di Banco Bpm e Ubi.