Stm, ricavi e utili crollano a -27,3% e -89% ma restano sopra le attese

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STMicroelectronics ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un calo dei ricavi del 27,3%, un risultato comunque in linea con il consensus. Nel periodo, Stm ha registrato ricavi per 2,52 miliardi di dollari, perfettamente in linea con le sue previsioni (2,51 miliardi) e con le attese del mercato.
Guardando al secondo trimestre, Stm prevede ricavi per 2,71 miliardi di dollari, una stima superiore alle proiezioni degli analisti che si attestavano a 2,62 miliardi. Tuttavia, l’azienda ha precisato che la guidance non include l’eventuale impatto di nuove modifiche ai dazi commerciali a livello globale. Ma l’azienda prevede un miglioramento degli utili per il secondo trimestre, dopo aver definito il primo trimestre “il punto più basso” dell’anno.
Reazione positiva del titolo a Piazza Affari, con un rialzo del 2,3% a 19,68 euro che colloca Stm tra le migliori del Ftse Mib (+0,6%).
I dati nel dettaglio
Nel primo trimestre del 2025, STMicroelectronics ha registrato un utile netto di 56 milioni di dollari (0,06 dollari per azione), in forte calo rispetto ai 513 milioni (0,54 dollari per azione) dello stesso periodo del 2024, con una flessione dell’89,1% su base annua e dell’83,6% rispetto al trimestre precedente.
I ricavi si sono attestati a 2,517 miliardi di dollari, in calo del 27,3% rispetto a un anno prima e del 24,2% rispetto al trimestre precedente, risultando comunque in linea con le stime aziendali (2,51 miliardi di dollari come valore intermedio previsto lo scorso gennaio). Gli analisti indicavano un utile compreso tra 33 e 41 milioni di dollari e ricavi tra 2,513 e 2,533 miliardi.
Il margine lordo è sceso al 33,4%, rispetto al 41,7% dello stesso trimestre del 2024 e al 37,7% del trimestre precedente. Il dato risulta leggermente inferiore alle attese sia interne che degli analisti, entrambe fissate intorno al 33,8%. La flessione di 830 punti base su base annua è stata attribuita principalmente a un diverso mix di prodotto e, in misura minore, a maggiori costi legati al sottoutilizzo degli impianti produttivi e a un calo dei prezzi di vendita.
Stm: “Superato il punto più basso”
I produttori europei di semiconduttori con una forte esposizione ai settori automobilistico e industriale, come STMicroelectronics, NXP e Siltronic, stanno affrontando un prolungato calo delle vendite che dura da anni. Questo contesto ha pesantemente colpito i conti di STMicro, il cui utile operativo è crollato del 99,5% su base annua nel primo trimestre.
“Mentre consideriamo il primo trimestre 2025 come il punto più basso dell’anno, nell’attuale contesto di incertezza ci stiamo focalizzando su ciò che possiamo controllare: proseguire a innovare per migliorare con continuità e rendere sempre più competitivo il nostro portafoglio di prodotti e tecnologie”, ha sottolineato il presidente e ceo di Stm, Jean-Marc Chery.
Cosa aspettarsi dal Q2 di Stm
Per il secondo trimestre, STMicroelectronics prevede ricavi netti pari a 2,71 miliardi di dollari, in calo del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma in aumento del 7,7% rispetto al trimestre precedente. Il margine lordo è atteso intorno al 33,4%, con un impatto negativo di circa 420 punti base legato ai costi derivanti dal sottoutilizzo degli impianti produttivi. Le stime dell’azienda superano sia il consensus di mercato, fermo a 2,624 miliardi di dollari, sia le previsioni di Intermonte, che indicano 2,658 miliardi.
“La visibilità sulle stime per il full year rimane bassa, vista la forza del rimbalzo ciclico incorporata nelle nostre stime e in quelle di consensus, solo in parte sostenuta dalla miglior guidance di ricavi per il secondo trimestre (2° semestre implicito +22% sequenziale) e dai messaggi sul book-to-bill superiore a 1x per la parte più ciclica”, analizza Equita.
In un contesto di elevata incertezza, STMicro ha deciso di non fornire una guidance annuale completa per il 2025, interrompendo una consuetudine mantenuta negli anni precedenti. L’azienda ha comunque confermato il piano di investimenti in conto capitale compreso tra 2 e 2,3 miliardi di dollari, destinato principalmente alla trasformazione della propria struttura manifatturiera. L’obiettivo è ottimizzare la base dei costi e rafforzare la competitività industriale. Il programma di ristrutturazione, illustrato durante il Capital Markets Day 2024, procede secondo i tempi previsti e punta a generare risparmi annui significativi – stimati nella fascia alta delle centinaia di milioni di dollari – entro il 2027.
I commenti degli analisti
Dati in chiaroscuro quindi per Stm, ma sostanzialmente in linea a livello operativo. C’è chi prova a guardare il bicchiere mezzo pieno, seppur con cautela, come Gabriel Debach, market analyst di eToro. “Stm ha battuto le attese. Ma il livello da cui parte è il più basso da anni. Il trimestre si chiude con un utile operativo quasi azzerato (-99,5%), un margine lordo in caduta libera e un -27,3% sui ricavi. La buona notizia? Il libro ordini comincia a riempirsi. L’indicatore book-to-bill torna sopra la parità in due settori chiave, Automotive e Industrial, suggerendo che la domanda sta rialzando la testa. Ma attenzione: il settore industriale resta il grande malato del ciclo”, sottolinea Debach. “Finché l’industria globale non torna ad assorbire semiconduttori, ogni rimbalzo resta fragile, effimero, facilmente spazzato via da nuovi venti contrari”.
Secondo Citi, la debolezza dei margini lordi si è rivelata peggiore del previsto e le stime attuali non riflettono ancora pienamente l’impatto dei cambi valutari, “quindi la domanda è quanto ulteriormente possa migliorare nel secondo semestre”. Le previsioni del consenso, che indicano margini lordi medi attorno al 36% per l’intero anno, implicano infatti un recupero marcato verso la fascia del 37-38%, che al momento appare tutt’altro che scontato.