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Stellantis: 2023 in linea con attese, dividendo e buyback spingono il titolo

15 Febbraio 2024 10:39

Il mercato premia Stellantis dopo la diffusione dei risultati del 2023. Il produttore di auto ha registrato utili record, ha alzato la cedola e annunciato un buyback da 3,0 miliardi di euro. Poco indicativa, secondo gli analisti, la guidance qualitativa per il 2024. Ecco tutti i dettagli sui conti, mentre le azioni della società avanzano del 4% a Piazza Affari, in attesa della conference call di oggi pomeriggio.

I risultati del 2023 di Stellantis

Nel 2023 i ricavi netti sono cresciuti del 5,5%, a 189,5 miliardi di euro, leggermente al di sopra delle stime (189,3 miliardi), con un aumento del 7% dei volumi di consegne consolidati.

Nel dettaglio, le entrate hanno registrato un incremento in Nord America (€86,50 miliardi, +1,2% a/a), Europa (€66,60 miliardi, +5,2%), Sud America (€16,06 miliardi, +2,8%) e Medio Oriente e Africa (€10,56 miliardi, +64%), mentre sono diminuite in Cina, India e Asia Pacifico (€3,53 miliardi, -22%). Il fatturato netto di Maserati è rimasto sostanzialmente invariato a 2,34 miliardi (+0,6%).

L’Ebit adjusted è aumentato dell’1,4% a 24,3 miliardi, con un margine sui ricavi del 12,8%, in calo rispetto al 13,4% del 2022 ma linea con le attese.

Stellantis ha chiuso l’esercizio con un utile netto in crescita dell’11% a 18,6 miliardi, coerente con il consensus.

Il flusso di cassa industriale netto ha mostrato una robusta crescita del 19%, attestandosi a 12,9 miliardi. Inoltre, Stellantis ha evidenziato una solida situazione patrimoniale, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro.

Dividendo e buyback sotto la lente

Il Cda di Stellantis proporrà all’assemblea un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente.

Inoltre, ha annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie sul mercato per il 2024 dell’importo complessivo di 3,0 miliardi di euro (dai precedenti 1,5 miliardi).

Nel 2023, Stellantis ha corrisposto €6,6 miliardi agli azionisti sotto forma di dividendi e buyback, segnando un incremento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi del 2022.

Il dividendo più elevato e il buyback sono “incoraggianti”, secondo gli analisti di Bernstein, mentre Equita sottolinea che ai prezzi attuali il riacquisto equivale a circa il 4% del capitale.

Stellantis prudente sulla guidance

Stellantis ha ribadito l’impegno minimo di ottenere un margine di utile operativo rettificato a due cifre nel 2024, nonché un flusso di cassa industriale netto positivo, nonostante le incertezze macroeconomiche.

Tra i fattori favorevoli, il management cita la riduzione dei vincoli nelle forniture e logistici, la stabilizzazione e la potenziale riduzione dei tassi di interesse e i vantaggi legati all’espansione dell’offerta di prodotti.

Per Equita, si tratta di una “guidance qualitativa in linea con le attese, ma poco indicativa trattandosi di un floor facilmente rispettabile, poiché è la stessa che viene reiterata di anno in anno”. Il target di Ebit adjusted double digit si confronta con l’11,3% del consensus, mentre il FCF è previsto mediamente positivo per 10 miliardi dagli analisti.

Bernstein sottolinea “la preoccupazione dei potenziali investitori per l’aumento delle scorte e la mancanza di una guidance più dettagliata”.

Altri spunti dagli analisti

Nel complesso, per Equita, i risultati e la guidance sono “coerenti con le attese”, ma “alla luce delle indicazioni emerse dai principali competitors”, c’è spazio per “alzare le stime almeno mid- single digit a livello operativo”.

Secondo Bernstein, date le crescenti aspettative del mercato e gli spunti emersi da General Motors e Ford per il 2024, alcuni investitori avrebbero potuto sperare in alcuni specifici obiettivi di margine superiori al consenso.

Il Cfo Natalie Knight ha messo in guardia contro un anno che si preannuncia sfidante, con “un ambiente di offerta e di prezzi molto più normalizzato”, a cui Stellantis è pronta a reagire con una serie di nuovi modelli e opzioni flessibili.

Nei prossimi mesi, le case automobilistiche potrebbero affrontare un rallentamento nella crescita delle vendite di veicoli elettrici, anche a causa della concorrenza dei produttori cinesi. Per RBC, Stellantis è comunque “ben posizionata per resistere all’attuale rallentamento delle auto elettriche”.

Per eToro, infine, “è solo una questione di tempo prima che Stellantis diventi il terzo produttore di auto più sorprendente a livello mondiale, dopo Tesla e Toyota, ma davanti a Porsche, Mercedes, BMW, Volkswagen e anche al cinese BYD. E, in Italia, molto importante, anche davanti a Ferrari”.

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