Notizie Notizie Italia Iveco, domani il test dei conti. Per analisti principale catalyst resta il Capital Market Day di marzo

Iveco, domani il test dei conti. Per analisti principale catalyst resta il Capital Market Day di marzo

Pubblicato 8 Febbraio 2024 Aggiornato 9 Febbraio 2024 09:39

Nell’affollato calendario della stagione delle trimestrali di questi giorni a Piazza Affari, che ha visto il mondo bancario in prima fila, s’inserisce anche Iveco che presenterà domani, venerdì 9 febbraio, i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2023. Spunti d’interesse per il titolo, che è  il migliore del Ftse Mib da inizio anno,  in attesa di quello che gli analisti definiscono un vero e proprio catalizzatore: ovvero il Capital Market Day (CMD) in agenda il prossimo 14 marzo.

Preview Iveco, cosa si attende il consensus in vista dei numeri trimestrali e del 2023

L’attesa è quasi finita: domani 9 febbraio Iveco annuncerà al mercato i risultati finanziari al 31 dicembre 2023.  Secondo le stime degli analisti elaborate da Bloomberg, il gruppo, nato dalla scissione delle attività Commercial & Specialty Vehicles (Veicoli Commerciali e Speciali), Powertrain e dei relativi Servizi Finanziari di Cnh Industrial, dovrebbe chiudere il quarto trimestre 2023 con ricavi pari a 4,43 miliardi di euro e con un utile netto rettificato a un passo da quota 100 milioni. L’Ebitda dovrebbe, invece, attestarsi a 363,7 milioni e l’Ebit a 245,3 milioni.

Osservando le stime per l’intero 2023, le attese sono per ricavi a 15,8 miliardi di euro, utile netto rettificato di 402 milioni e un profitto operativo a quota 881,3 milioni. L’attenzione degli investitori potrebbe focalizzarsi soprattutto sulla guidance per il 2024.

Il principale catalyst? Il Capital Market Day di marzo

Uno dei principali catalyst per il gruppo è però rappresentato dall’imminente CMD. Un’indicazione arrivata da più fronti nelle ultime settimane, come nel caso di Deutsche Bank e Goldman Sachs (di recente entrambe hanno rivisto al rialzo il target price di Iveco). Entrambe vedono il CMD di marzo come uno dei catalizzatori più significativi per il titolo.

Nel complesso, secondo gli analisti della banca tedesca, il 2023 ha rappresentato nel complesso un buon anno per il settore ‘truck’ e “nonostante una possibile normalizzazione nel corso del 2024” ci sono alcuni elementi da valutare positivamente. Tra questi il fatto che il consensus sugli utili appaia troppo cauto e a livello di prezzi il lancio di nuovi modelli dovrebbe tenere i livelli di pricing o addirittura aumentarli leggermente.

Iveco, regina del 2024 del Ftse Mib. La view di eToro

Iveco è il miglior titolo del Ftse Mib di questo primissimo scorcio di 2024. Osservando le “maggiori performance dal 29 dicembre 2023” pubblicate su Borsa Italiana, Iveco è in vetta con un rialzo di oltre il 21%. Tallonata da due titoli del comparto bancario: UniCredit e Mps che segnano rispettivamente una crescita di oltre il 18% e di quasi il 17%. Entrambe sono di fresca diffusione dei conti finanziari del 2023.

“Nonostante le delusioni suscitate tra gli investitori a novembre, quando Iveco ha presentato un terzo trimestre al di sotto delle stime, seppur in crescita, la situazione è notevolmente migliorata a gennaio. Gli investitori hanno trovato nuove ragioni per riporre fiducia nella società, spinti da diversi elementi positivi”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro. Secondo l’esperto tra le note positive l’inclusione del titolo tra i primi 10 del 2024 nell’indice Ftse Mib da parte di Intermonte, ma anche la decisione degli analisti di Goldman Sachs che hanno confermato il giudizio Buy con un target price rivisto al rialzo.

Uno degli elementi chiave che ha tuttavia contribuito a questa impennata, aggiunge Debach, è stato un contratto significativo con il Comune di Roma, del valore di 300 milioni di euro, per la fornitura di oltre 400 autobus elettrici. Questo rappresenta il più grande ordine di veicoli a emissioni zero nel Paese, sottolineando l’impegno di Iveco verso la sostenibilità. Inoltre, l‘accordo con il gruppo chimico tedesco Basf per il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio dei suoi veicoli elettrici ha rafforzato ulteriormente la percezione positiva degli investitori nei confronti del titolo.

“Considerando che già l’anno precedente Iveco aveva registrato un notevole progresso del 35% nel mese di gennaio, il positivo andamento del mese rafforza la sua stagionalità”, conclude.

 

Errata corrige: le stime sui ricavi per il quarto trimestre erano state erroneamente indicate in milioni e non in miliardi.

Nel testo la versione aggiornata e corretta.