Notizie Notizie Mondo Stati Uniti, dibattito sul fiscal cliff scalda la campagna elettorale

Stati Uniti, dibattito sul fiscal cliff scalda la campagna elettorale

16 Settembre 2012 09:30
I temi economici rimangono al centro della campagna elettore statunitense. Ieri il candidato repubblicano, Mitt Romney, ha infatti attaccato Obama sul rischio fiscal cliff nell’intento di recuperare terreno dopo che l’ultima settimana di campagna elettorale ha visto Obama guadagnare terreno nei sondaggi in vista delle elezioni del 6 novembre. “Lo stallo politico rischia di farci precipitare in recessione – ha detto Romney nel suo podcast settimanale – invece di cercare soluzioni bipartisan, il presidente Obama passivamente ci permette di andare incontro al fiscal cliff”. 
La Casa Bianca venerdì ha rimarcato che lo stallo sui tagli alla spesa dipende dal fatto che i rappresentanti repubblicani al Congresso si rifiutano di accettare un approccio più equilibrato per pervenire alla riduzione del deficit. Il Budget Office della Casa Bianca ha dettagliato per la prima volta come i tagli lineari alla spesa pubblica per oltre 100 miliardi di dollari, che scatterebbero il 2 gennaio 2013, riguarderebbero migliaia di programmi federali e dei progetti. Nello studio inviato al Congresso si fa presente come l’impatto delle misure sarebbe “devastante” riguardando importanti programmi legati alla difesa e altri settori. Tagli che avrebbero importanti effetti economici con conseguenze nefaste per il mercato del lavoro anche se Washington non ha fatto riferimento a quanti lavoratori rischierebbero il posto nel settore pubblico e in quello privato. 
Un forte dissidio tra i due schieramenti riguarda principalmente i taglia alle spese militari (prevista una diminuzione del budget del Pentagono di circa 54 miliardi di dollari entro fine anno) con Romney che ritiene non sia il momento adatto per ridurre il bilancio della Difesa. 
Negli ultimi sondaggi post-convention la corsa alla Casa Bianca vede il presidente uscente Barack Obama guadagnare terreno su Romney. Il sondaggio condotto da CSB News/New York Times vede il presidente uscente in vantaggio di 3 punti percentuali con il 49% delle preferenze rispetto al 46% di Romney (sondaggio condotto tra l’8 e il 12 settembre). Vantaggio di Obama che aumenta (50% contro 44%) alla domanda su chi dei due farebbe meglio nella gestione dell’economia e nella creazione di posti di lavoro. Venerdì un altro sondaggio NBC News/Wall Street Journal vedeva Obama in vantaggio negli Stati ritenuti decisivi per la vittoria finale, ossia Florida, Ohio e Virginia.
Rischio fiscal cliff su rating Usa e crescita economica 
Nelle ultime settimane, prima Fitch e poi Moody’s, hanno avvertito che potrebbero togliere agli Stati Uniti il giudizio di massima affidabilità finanziaria, ossia la tripla A al suo rating, in caso di fallimento dei negoziati politici per arrivare a politiche fiscali di stabilizzazione, ossia qualora non venisse raggiunta un’intesa per tenere a bada il rapporto debito/Pil. In caso di mancato accordo il prossimo anno scatterebbe il fiscal cliff, ossia tagli automatici alla spesa e aumento delle tasse. 
Secondo l´Ufficio del Congresso statunitense che si occupa del bilancio (Cbo, Congressional Budget Office) se non sarà risolto il fiscal cliff, l´accoppiata tagli alla spesa e aumento delle tasse porterebbero il Prodotto interno lordo a scendere nel 2013 di mezzo punto percentuale spingendo il tasso di disoccupazione al 9,1%. Il Cbo ha rimarcato soprattutto il fato che le entrare federali quest’anno dovrebbero attestarsi a 2,44 mila miliardi di dollari, andando addirittura sotto i livelli del 2007 (2,6 mila mld), di contro nello stesso arco di tempo le spese governative sono cresciute del 30%.