Star: via al Nasdaq cinese, titoli in rally fin oltre +500%. Regole Ipo meno severe
Rally fin oltre +500%: sono volate di tanto alcune azioni quotate sul nuovo listino azionario lanciato dallo Shanghai Stock Exchange e ribattezzato STAR. Si tratta di un listino hi-tech in stile Nasdaq, che la Cina avrebbe deciso di lanciare, tra le altre cose, anche per premunirsi contro eventuali nuove sanzioni Usa che potrebbero scattare nell’ambito della guerra commerciale tuttora in corso.
Il lancio dello Star, commenta il Guardian, viene considerato anche un passo fondamentale nel processo di riforma dei mercati finanziari che Pechino ha deciso di imboccare, dal momento che il listino comprende un sistema di Ipo simile a quello degli Stati Uniti.
Al momento, sono 25 le società cinesi quotate sullo Star.
Tra queste compaiono il produttore di chip Anji Microelectronics Technology, le cui quotazioni sono balzate del 520% rispetto al prezzo di collocamento dell’Ipo di lunedì mattina. Il rally è avvenuto nonostante il titolo sia stato sospeso due volte dalle contrattazioni.
A schizzare verso l’alto anche il titolo Suzhou Harmontronics Automation Technology, che ha fatto +113% rispetto al prezzo dell’Ipo, dopo essere scivolato del 30% all’ inizio della seduta.
La novità del listino Star è che “permette” ai titoli delle matricole di segnare rialzi, nei primi cinque giorni di contrattazioni, anche superiori al +44%, soglia che rappresenta invece il massimo guadagno consentito in altri indici azionari cinesi. Dopo le prime cinque sedute dal giorno dell’Ipo, i titoli possono segnare inoltre una variazione del 20% sia al rialzo che al ribasso, rispetto al limite del 10% che caratterizza altre borse cinesi.
Star è l’acronimo di Sci-Tech Innovation Board.
Lo Shanghai stock exchange aveva già confermato all’inizio di questo mese di aver ricevuto ben 141 richieste da parte di società attive nel settore tecnologico, desiderose di quotarsi nel nuovo listino. Lo Star diventerà un indice nel momento in cui il numero delle società quotate arriverà almeno a trenta.
Vasu Menon di OCBC Bank ha detto in un’intervista rilasciata alla Cnbc che, a suo avviso, il mercato cinese STAR potrebbe riuscire a competere con il Nasdaq tra 10-15 anni.