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La speculazione riaccende Tenaris

29 Marzo 2007 07:33

Si prospetta una nuova giornata di gloria per il titolo Tenaris che, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo del 2,73% a 16,95 euro, ha avviato la seduta odierna con un rialzo superiore ai 2 punti percentuali, superando di slancio la soglia dei 17 euro (3% a 17,46 euro).Già nella notte dall’Argentina e dagli Stati Uniti, altri mercati su cui il titolo Tenaris è quotato, erano giunte dimostrazioni di forza da parte dell’azione, che aveva messo a segno un progresso di oltre il 4%.


Sul mercato si è riaccesa la speculazione che già aveva interessato il titolo sul finire del 2006, quando, in scia a indiscrezioni circa una cessione del controllo da parte della famiglia Rocca al gruppo russo Gazprom e ad alcuni operatori di private equity il titolo era giunto anche a superare i 20 euro. Questa volta però i rumor sono di natura diversa. Fugati da parte dei vertici societari i dubbi su una presunta voglia di procedere a una dismissione delle proprie quote, il mercato scommette infatti che sul leader dei tubi senza saldature per il trasporto degli idrocarburi possano ora concentrarsi le attenzioni ostili di altri operatori industriali. Secondo quanto raccolto da Finanza.com presso un operatore, il mercato starebbe scommettendo su una possibile offerta su Tenaris da parte di Arcelor Mittal, il più grande gruppo siderurgico al mondo. Le voci di M&A interessano però il settore dei tubi per l’industria energetica in generale. Su Euronext il titolo del maggior concorrente di Tenaris, la francese Vallourec segna un progresso del 4,5% a 193,1 euro.


Oltre che delle considerazioni speculative l’andamento del titolo beneficia anche della rinnovata forza delle quotazioni petrolifere, che in scia alle tensioni tra Iran e Gran Bretagna si è portato nella notte a ridosso dei 65 dollari per barile. Il Brent è attualmente scambiato a 65,62 dollari per barile e il light crude su piattaforma elettronica a 63,67 dollari. Che su Tenaris agisca però un movimento di stampo diverso è dimostrato dalle quotazioni di un titolo assimilabile come Saipem, anch’essa attiva nel settore dei servizi all’industria petrolifera, invariata a 193,1 euro. Un altro capitolo è quello della sottoperformance del titolo Tenaris da inizio anno. In questo senso lo scorso 23 marzo gli analisti di Credit Suisse avevano emesso una nota in cui ravvisavano spazio di crescita per l’azione dopo la debolezza che aveva portato l’azione a cedere circa il 15% in un mese.

 

(notizia aggiornata alle ore 14.45)