Notizie Notizie Mondo Spagna: ok l’asta dei titoli a breve, rendimenti in deciso calo. Venerdì verrà definito piano di aiuti alle banche

Spagna: ok l’asta dei titoli a breve, rendimenti in deciso calo. Venerdì verrà definito piano di aiuti alle banche

17 Luglio 2012 09:42

La Spagna fa il pieno nell’asta dei titoli a breve scadenza. Il Tesoro di Madrid ha collocato bond a 12 e 18 mesi per complessivi 3,56 miliardi di euro e i rendimenti hanno mostrato un deciso calo rispetto all’asta dello scorso mese. Per quanto riguarda il titolo a 12 mesi (venduti 2,6 miliardi di euro) il rendimento è calato al 3,918% rispetto al precedente 5,074%. Buona la domanda degli investitori: il bid-to-cover ratio si è attestato a 2,23 volte contro 2,16 di giugno.

Il rendimento del titolo a 18 mesi (venduti 962 milioni di euro) è invece sceso al 4,242% dal precedente 5,107%. In questo caso il rapporto tra domanda e offerta è diminuito a 3,66 volte da 4,42. Una boccata d’ossigeno per un Paese alle prese con un delicatissimo salvataggio del suo sistema bancario. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, che citano il portavoce di Jean Claude Juncker, venerdì i ministri finanziari della zona euro definiranno nei dettagli il piano di aiuti agli istituti iberici.

Questa mattina, in un’intervista concessa al quotidiano La Vanguardia, il ministro dell’Economia, Luis De Guindos, ha dichiarato che la Spagna non ha bisogno di un salvataggio dell’intera economia. Una dichiarazione che arriva all’indomani del World Economic Outlook firmato dal Fondo monetario internazionale, che ha esortato l’Europa a trovare velocemente il modo di abbassare i costi degli interessi sul debito di Italia e Spagna.

Le stime sul Pil iberico non fanno certo sorridere: secondo gli esperti di Washington quest’anno l’economia di Madrid subirà una contrazione dell’1,5%, mentre nel 2013 il calo dovrebbe attestarsi allo 0,6%. Da una parte il Fmi ha sottolineato che Italia e Spagna hanno compiuto passi importanti nella giusta direzione; dall’altra, a detta dell’istituto statunitense, l’uscita dei capitali privati sta continuando a intaccare la presenza degli investitori stranieri sia nel Paese iberico che in Italia.