Notizie Notizie Mondo SpaceX si prepara al lancio di 21 satelliti. Ma ancora niente quotazione di Starlink

SpaceX si prepara al lancio di 21 satelliti. Ma ancora niente quotazione di Starlink

19 Aprile 2023 16:20

SpaceX, l’azienda aerospaziale statunitense, oggi si prepara a lanciare da Cape Canaveral in Florida il Falcon 9, il razzo che permetterà ad Elon Musk di portare nell’orbita terrestre altri 21 satelliti Starlink di seconda generazione, portando internet in tutto il mondo.

Satelliti di nuova generazione

Questa missione è nota con il nome “Starlink 6-2“, e prevede il lancio in orbita bassa degli Starlink V2 Mini progettati e realizzati da SpaceX. Nel dettaglio, gli Starlink V2 Mini sono dotati di antenne internet migliorate, in grado di offrire una capacità di comunicazione circa quattro volte superiore rispetto alle precedenti generazioni di satelliti Starlink, nota come versione 1.5. In tal senso, gli Starlink V2 saranno in grado di trasmettere segnali direttamente ai telefoni cellulari.

Nonostante il loro nome, i satelliti Starlink V2 Mini sono più pesanti (800 chilogrammi) e più di quattro volte più grandi dei vecchi satelliti Starlink V1.5. Questi satelliti nei piani della società dovevano essere portati in orbita con il razzo Starship, ma quest’ultimo è ancora in fase di preparazione per effettuare il suo primo volo di prova nello spazio, così SpaceX ha iniziato a lanciare questi satelliti di seconda generazione sui razzi Falcon 9, adattando i V2 Mini ai razzi disponibili dall’azienda.

Il primo gruppo di 21 satelliti Starlink V2 Mini è stato lanciato il 27 febbraio proprio su un razzo Falcon 9 e come tutti i lanci di Starlink, il razzo Falcon 9 ha rilasciato i satelliti in orbita a circa 230 miglia (370 chilometri), con i satelliti che dopo essersi separati dal razzo hanno disteso i loro pannelli solari, utilizzando poi la loro propulsione di bordo per portarsi ad un’altitudine operativa di oltre 300 miglia (500 chilometri).

Intanto, SpaceX continua a rimandare il lancio di prova del nuovo e più potente razzo Starship con il prossimo tentativo di lancio che al momento previsto per domani giovedì 20 aprile.

Nel frattempo, continuano a circolare voci secondo cui Starlink, l’unità di SpaceX che offre il servizio di internet satellitare a bassa latenza, stia considerando un’offerta pubblica iniziale, dato che il miliardario Elon Musk a capo di SpaceX lo ha più volte affermato in passato.

Nelle ultime ore su Twitter è tornato virale un tweet di Musk del febbraio 2021, in cui il miliardario affermava che “una volta che saremo in grado di prevedere in modo ragionevole il flusso di cassa, Starlink farà l’IPO”.

Da allora Starlink ha fatto notevoli passi avanti, dimostrandosi uno strumento utile e fondamentale anche in casi di calamità naturale o in caso di tensioni geopolitiche (vedi la guerra in Ucraina, una situazione che ha reso i satelliti di Musk fondamentali per mantenere in essere le comunicazioni nel Paese sotto attacco).

L’utente di Twitter ha osservato che nel 2022 Starlink ha contribuito con 1 miliardo di dollari alle entrate di SpaceX, registrando sempre lo scorso anno il primo trimestre di flusso di cassa positivo, un fattore che con tutta probabilità permetterà alla società di realizzare utili nel 2023.

Ad oggi il servizio internet di Starlink ha oltre un milione di abbonati e ha lanciato oltre 3.500 satelliti, numeri in continuo aumento. 

I colloqui per una potenziale IPO di Starlink sono già iniziati ad inizio febbraio di quest’anno, quando la presidente di SpaceX Gwynne Shotwell avrebbe dichiarato alla conferenza Commercial Space Transportation 2023 che Starlink avrebbe registrato utile quest’anno, dopo aver generato un flusso di cassa positivo nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Tuttavia, questa non è la prima volta che si parla di Ipo di Starlink, infatti, Musk lo disse per la prima volta a settembre 2020, quando affermò che “l’Ipo probabilmente sarà tra diversi anni, quando la crescita dei ricavi sarà regolare e prevedibile”.

Secondo le ultime stime degli analisti Starlink una volta quotata in borsa potrebbe valere 100 miliardi di dollari, anche se come dicevamo bisognerà pazientare ancora 1 o 2 anni prima di portarsi a casa alcune azioni della società.

Intanto, secondo l’intelligence statunitense Mosca fin dai primi giorni di guerra starebbe lavorando a dei sistemi per sabotare i satelliti Starlink in Ucraina.

Nel dettaglio, la Russia sta sperimentato dei sistemi di guerra elettronica Tobol nel tentativo di interrompere le funzioni di Starlink in Ucraina,

La scorsa primavera, Musk scrisse su Twitter che Starlink aveva dimostrato la sua resilienza contro i tentativi di “jamming & hacking”. Starlink si è rivelato vitale per l’esercito ucraino, che fa affidamento sui Pc portatili per comunicare da quando l’esercito russo è riuscito a disabilitare le altre apparecchiature di comunicazione, comprese radio e cellulari dell’esercito ucraino.