SoftBank propone a Trump investimento monstre su AI. L’idea e il piano “Crystal Land”

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La conglomerata giapponese SoftBank, tra i massimi investitori mondiali in tecnologie, starebbe lavorando ad un ambiziosissimo piano per realizzare un complesso industriale focalizzato su AI e robotica in Arizona.
Come riportato da Bloomberg, l’investimento potrebbe arrivare fino a 1000 miliardi di dollari e includerebbe una partnership con la taiwanese TSMC, leader mondiale nella manifattura di microchip.
La scommessa del visionario ceo Masayoshi Son per creare una Shenzen negli Usa
Secondo fonti vicine alla società il progetto, ancora in fase di definizione, per ora ha il nome in codice “Crystal Land” e nasce dalla visione del leggendario Masayoshi Son, fondatore e ceo di SoftBank, che recentemente ha detto di voler concentrare tutti i suoi sforzi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
La carriera del sessantasettenne imprenditore giapponese si è contraddistinta per le grandi scommesse in società tecnologiche, in particolare con il veicolo di investimento di SoftBank, chiamato Vision Fund.
Con questo approccio Son ha messo a segno grandi vittorie, sostenendo per esempio la crescita della cinese Alibaba, ma anche perdite per decine di milardi di dollari, come è successo per esempio con WeWork.
L’idea alla base di Crystal Land è quella di costruire un hub manifatturiero in grado di competere con quello di Shenzen in Cina e che potrebbe riportare una grande fetta di manifattura tecnologica negli Stati Uniti, il che sarebbe pienamente in linea con gli obbiettivi politici del presidente americano Donald Trump.
Il “parco” in Arizona includerebbe anche linee di produzione per robot industriali controllati da AI, secondo le fonti.
Il sostegno politico dell’amministrazione Trump, il coinvolgimento di TSMC e altre aziende
Ci sono stati degli incontri tra manager della società giapponese e funzionari del governo americano, tra cui il segretario al commercio Howard Lutnick, per discutere di possibili vantaggi fiscali per le società che investiranno nel progetto.
Son e il top management di SoftBank considerano fondamentale il coinvolgimento in prima linea di TSMC, che costruisce tra l’altro anche i microchip di Nvidia, ed è stato sondato l’interesse anche di altre società, tra cui la coreana Samsung. L’interessamento di TSMC nel progetto al momento non è comunque chiaro.
Potrebbero essere coinvolte anche aziende parte del portafoglio di Vision Fund attive nella robotica e nell’automazione, tra cui Agile Robots.
Il piano è comunque ancora in una fase di rifinitura e molto dipenderà dall’approvazione e dal sostegno del governo Trump. In linea di massima sembrerebbe il risultato perfetto di quanto Trump sperava di ottenere con le sue politiche di dazi, ma è ben nota la volubilità del presidente americano.
L’esecuzione del progetto potrebbe richiedere fino a 1000 miliardi di dollari ma la scala dipenderà anche dal grado di coinvolgimento delle società di Big Tech. Son ha detto che se il piano avrà successo, quello in Arizona sarà solo il primo di una serie di altri parchi industriali che SoftBank realizzerà negli Stati Uniti.
I vari progetti di SoftBank: molta, forse troppa carne al fuoco
Mentre SoftBank esplora la fattibilità del progetto in Arizona, è attiva anche su altri tavoli: è in procinto di investire 30 miliardi di dollari nella OpenAI di Sam Altman, la società che offre ChatGPT, e altri 6,5 miliardi per l’acquisizione di Ampere Computing.
Inoltre, la società con sede a Tokyo partecipa al progetto Stargate, una joint venture nata la scorso gennaio che include OpenAI, Oracle e il fondo di Abu Dhabi MGX, nata con il proposito di investire centinaia di miliardi di dollari in data center e infrastrutture AI negli Stati Unit, che il presidente Trump definì “il più grande progetto di infrastrutture AI della storia”.