Oggi è il “Giorno delle Quattro Streghe”. Ecco cosa può succedere sui mercati

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La giornata odierna non presenta eventi macroeconomici rilevanti sui mercati, che vedranno la riapertura di Wall Street dopo la pausa per festività di ieri. L’attenzione resta focalizzata soprattutto sulle tensioni geopolitiche, mentre gli operatori valutano l’evoluzione sul fronte commerciale e le aspettative sulle mosse delle banche centrali (dopo l’ultimo meeting della Fed). Le ultime ore di contrattazione, tuttavia, potrebbero riservare delle sorprese, a causa del cosiddetto “Quadruple Witching Day” o “Giorno delle Quattro Streghe”. Vediamo di cosa si tratta, quando si verifica e perché viene monitorato dai trader.
Cosa succede nel “Giorno delle Quattro Streghe”
Il “Quadruple Witching Day” consiste nella scadenza simultanea di quattro tipi di strumenti finanziari: contratti futures sugli indici di borsa, contratti futures su azioni, opzioni su indici di borsa e opzioni su azioni. Questo evento si verifica ogni trimestre, nel terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre.
In queste giornate, gli investitori possono assistere a un aumento della volatilità e dei volumi di trading rispetto ai giorni normali. Molti operatori e istituzioni finanziarie approfittano di questa scadenza per ristrutturare o liquidare le proprie posizioni, al fine di ridurre i rischi e gestire le esposizioni al mercato.
Nonostante la sua importanza sia diminuita nel corso degli anni, il “Quadruple Witching Day” resta comunque un evento rilevante per i mercati, poiché i grandi investitori e le istituzioni finanziarie si impegnano a regolare le loro posizioni su questi contratti prima della scadenza. Di solito, gli operatori cercano di ottimizzare i loro guadagni o limitare le perdite vendendo o riacquistando le azioni sottostanti o i contratti stessi.
I possibili effetti sul mercato
La concentrazione delle scadenze in un unico giorno può generare una maggiore volatilità, con possibili movimenti significativi nei prezzi delle azioni e degli indici. Questi cambiamenti potrebbero influenzare le strategie degli operatori di mercato, in particolare quelli professionisti e gli investitori istituzionali.
L’effetto del “Quadruple Witching Day” sui mercati può variare da trimestre a trimestre, ma in generale comporta un aumento della volatilità e della liquidità. È probabile che le azioni e gli indici siano influenzati dalle operazioni di ristrutturazione e liquidazione delle posizioni, determinando movimenti più ampi rispetto alla norma. In un contesto già caratterizzato da incertezze, questo evento potrebbe rivelarsi ancora più significativo e offrire indicazioni sui movimenti futuri del mercato.
Tuttavia, non tutti i trader e gli investitori attribuiscono la stessa importanza a questo fenomeno. Molti lo considerano ormai un evento di routine nel mercato, senza un impatto diretto sui movimenti dei prezzi.
Perché è sempre meno importante?
Il “Giorno delle Quattro Streghe” non ha sempre un impatto significativo sui mercati finanziari. Negli ultimi anni, l’avanzamento degli strumenti di trading e la maggiore efficienza dei mercati hanno ridotto l’incidenza di questa giornata.
In passato, infatti, era un evento di rilevanza maggiore, poiché le negoziazioni avvenivano principalmente nelle borse centralizzate. Con l’introduzione della tecnologia elettronica e degli scambi automatizzati, le transazioni possono essere effettuate in qualsiasi momento, rendendo la scadenza meno determinante. La tecnologia ha semplificato e velocizzato il processo di trading, permettendo agli investitori di entrare ed uscire dalle posizioni con maggiore rapidità. Ad esempio, l’introduzione della regola del tick incrementale nel 2001 ha standardizzato i prezzi delle azioni, riducendo la volatilità.
Inoltre, i mercati sono sempre più influenzati da una vasta gamma di altri fattori, come le riunioni delle banche centrali (in particolare della Fed e della Bce) e dati macroeconomici significativi. Questi eventi hanno preso una crescente importanza, relegando il “Quadruple Witching Day” a un evento di minor rilevanza. Nonostante ciò, per molti operatori resta comunque un giorno di interesse, sebbene il suo impatto sia ridimensionato rispetto al passato.
In scadenza derivati per 6,5 trilioni di dollari
Gli investitori si stanno preparando per un ammontare record di opzioni statunitensi, con scadenze di contratti che raggiungono i 6,5 trilioni di dollari, anche se non è previsto un picco di volatilità oggi stesso. Tuttavia, si potrebbero creare le condizioni per movimenti più repentini nei mercati azionari nelle settimane successive.
Da maggio, infatti, le fluttuazioni quotidiane nelle azioni statunitensi sono state relativamente contenute, anche grazie a una serie di opzioni ribassiste acquistate in precedenza che hanno ridotto la possibilità di movimenti significativi verso l’alto, come spiegato da Rocky Fishman, fondatore della società di ricerca Asym 500. In particolare, l’S&P 500 è rimasto incastrato tra un forte supporto da opzioni con strike intorno a 5.900 e un vasto quantitativo di posizioni short su opzioni call con strike a 6.000 e oltre.
L’effetto “pinning” di queste opzioni ha contribuito a mantenere i prezzi delle azioni vicino al livello di strike. Per questo, probabilmente, malgrado la volatilità legata ai dazi e agli sviluppi geopolitici, il comportamento degli investitori si è mantenuto relativamente stabile. Ma con la scadenza di $6,5 trilioni di opzioni nel Giorno delle Quattro Streghe, il panorama potrebbe cambiare drasticamente, dando avvio a movimenti più rapidi e potenti nei mercati azionari nelle settimane a venire.