Sirene M&A tra le tlc europee, Telecom Italia possibile preda futura?
Telecom Italia ritrova vigore in Borsa spinta dal riemergere di possibili scenari di M&A. La notizia dell’abboccamento tra Deutsche Telekom e Orange nel corso dello scorso anno per valutare una possibile fusione, poi non andata in porto, ha riacceso i riflettori sul settore tlc europeo che potrebbe essere protagonista quest’anno di una nuova ondata di consolidamento del settore.
Telecom Italia si muove bene anche oggi in Borsa (+1,22% a 0,741 euro), dando seguito al rialzo della vigilia dopo l’uscita dell’indiscrezione circa le trattative intercorse lo scorso anno tra Orange e Deutsche Telekom per valutare una fusione alla pari. I colloqui, secondo quanto riportato da Le Monde, sarebbero intercorsi tra maggio e settembre, per poi tramontare soprattutto per una governance che sarebbe stata troppo sbilanciata a favore di Deutsche Telekom. Il colosso tlc tedesco vanta un valore di mercato di circa 70 miliardi di euro, rispetto ai circa 40 miliardi di Orange.
L’industria europea delle telecomunicazioni è molto frammentata rispetto al mercato statunitense, un punto a sfavore poichè rende più difficile programmare gli ingenti investimenti necessari per competere con realtà internet globali quali Netflix e Amazon. In generale il presidente francese Macron spinge per fusioni transfrontaliere al fine di aumentare la competitività dell’Europa e ha sostenuto l’accordo tra Siemens e il gruppo francese Alstom che hanno unito le loro attività ferroviarie.
“Le indiscrezioni suggeriscono che gli operatori di tlc stanno tornando a guardare a possibili consolidamenti extra-nazionali. In questo contesto Telecom Italia rappresenta chiaramente un possibile target anche se le norme sul golden power recentemente rafforzate e per la prima volta applicate su Vivendi rendono difficile pensare a un’operazione non concordata con il Governo”, commenta Equita Sim.
“Al momento pensiamo che il titolo non incorpori nessuna attesa speculativa. Questa potrebbe riemergere nel caso prenda avvio uno scenario di consolidamento europeo”, aggiunge la sim milanese.
Da inizio anno il titolo Telecom Italia segna un +3%, sottoperformando con decisione l’indice Ftse Mib che viaggia in rialzo di quasi il 10% rispetto ai livelli di fine 2017. E anche lo scorso anno Telecom non aveva certamente brillato e il suo bilancio a 12 mesi è di quasi -12%.
Caldo anche il fronte diritti Serie A, con Tim che avrebbe presentato un’offerta per la piattaforma online decisamente bassa (20-30 mln contro i 170 mln offerti da Sky) confermando di ritenere prematuro un investimento significativo in questa fase di sviluppo della propria piattaforma.