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Settore auto ancora in panne in Europa

8 Luglio 2008 07:31

Arrivano segnali contrastanti dall’industria automobilistica europea e statunitense. In Italia, è di ieri la notizia che in casa Fiat torna la cassa integrazione. “Una congiuntura economica sfavorevole che sta pesando sul mercato dell’auto”. Questa la motivazione principali con la quale il Lingotto ha annunciato ai sindacati il fermo degli impianti a partire dal mese di settembre. Una settimana al mese che risparmierà solo gli stabilimenti di Cassino, la linea dell’Alfa Romeo MiTo a Mirafiori e la Sevel di Val di Sangro. Nei mesi di maggio e giugno il crollo del comparto automobilistico è stato pesante, con perdite a doppia cifra. Come se non bastasse, ieri si è registrata una decisa frenata anche per i veicoli commerciali. Intanto, a Piazza Affari Fiat viaggia in territorio negativo. Le azioni del Lingotto segnano un ribasso del 3,10% a 9,99 euro.


Rimanendo nel Vecchio continenete, buone nuove dal mondo delle quattro ruote sono, invece, arrivate dalla Francia. Il secondo costruttore di automobili d’oltralpe, PSA Peugeot Citroen, ha annunciato di avere archiviato il primo semestre dell’anno con le vendite di autovetture in crescita del 4,6%, grazie al lancio dei nuovi modelli e alla domanda dei Paesi dell’America Latina. Fuori dai confini dell’Europa occidentale, la vendita di veicoli e di pezzi distaccati del gruppo nei primi mesi del 2008 si è attestata a 635 unità, in progresso del 19,8%, favorita dallo svilupppo sostenuto in Cina, nel Sud America (Brasile e Argentina), in Russia e nell’Europa dell’est.
A livello mondiale le vendite di Peugeot e Citroen sono migliorate raggiungendo 1,85 milioni di unità. Le vendite che hanno riguardato l’Europa dell’Est sono invece scese del 3,5% a 1,23 milioni di veicoli.


Quali saranno le prospettive per il secondo semestre 2008? Nella seconda parte dell’anno in corso i vertici del colosso automobilistico transalpino appaiono meno ottimisti. In una nota stampa diramata prima dell’apertura dei mercati, i vertici anticipano un forte rallentamento nei mercati dell’Europa occidentale, che condurrà a una contrazione pari a circa il 3,8% a livello annuale. Migliori le prospettive nei mercati emergenti, dove il gruppo parla di una crescita a doppia cifra sempre per l’intero 2008.

Dati e prospettive che non hanno convinto la Borsa. Sul listino parigino, il titolo di PSA Peugeot Citroen cede il 2,69% a 31,09 euro. In presenza dell’indice Dj euro stoxx auto negativo (-2,67%), è in panne a Parigi anche Renault, che perde oltre tre punti percentuali. Semaforo rosso per la tedesca Volkswagen in flessione del 2,44%.

Non arrivano, invece, notizie positive dall’America. Anzi. L’intento è quello di tornare in utile già dal 2010. Ma per farlo, tra le opzioni al vaglio, General Motors sta valutando anche la possibilità di cedere alcuni marchi. Secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, già dal mese di agosto potrebbero avvenire nuove drastiche riduzioni della forza lavoro. Una nuova doccia fredda per i dipendenti del colosso automobilistico di Detroit.