Notizie Notizie Mondo Sempre meno IPO nel mondo, ma Piazza Affari sorprende con 15 nuove matricole

Sempre meno IPO nel mondo, ma Piazza Affari sorprende con 15 nuove matricole

5 Luglio 2023 12:11

Ancora una battuta d’arresto per le quotazioni in Borsa (IPO) a livello globale. Nel secondo trimestre del 2023 il numero di IPO è calato del 5% , con la raccolta che è addirittura crollata del 36% rispetto a quanto realizzato l’anno scorso. Al contrario, nel panorama globale si muove in controtendenza Piazza Affari che da inizio anno ha accolto ben 15 nuove società (con un incremento del +25%), raccogliendo il 12% in più di capitali. Questo è ciò che emerge dall’ultimo report di Ernst & Young che analizza i trends globali sulle IPO.

Cosa sono le IPO?

Le IPO, acronimo di Initial Public Offering (offerte pubbliche iniziali), costituisce lo strumento attraverso il quale una società diventa pubblica quotandosi in Borsa, uno dei momenti più cruciali nel percorso di crescita e di sviluppo di un’azienda. In tal senso, durante un’operazione di IPO, una società privata decide di offrire per la prima volta al pubblico una propria quota di capitale attraverso la quotazione in una borsa valori, permettendo così agli investitori di acquistare le azioni in questione e diventando azionisti della società.

Le IPO da una parte offrono numerose opportunità di investimento per gli investitori, e al tempo stesso consentono alle aziende di accedere a nuove fonti di finanziamento, raccogliendo i capitali necessari per finanziare progetti di crescita, espansione e innovazione. Ma non solo, la quotazione in Borsa potrebbe anche aiutare la società a migliorare la propria visibilità e credibilità sul mercato, aumentando la fiducia degli investitori e agevolando eventuali future operazioni di finanziamento.

Poco più di 600 IPO nel primo semestre

Secondo i dati analizzati nella nuova ricerca di Ernst & Young (EY), nel corso del primo semestre dell’anno si sono realizzate sul mercato mondiale 615 IPO con una raccolta pari a 60,9 miliardi di dollari. Come dicevamo però, l’attività delle IPO a livello mondiale è calata del 5% e del 36% per quanto riguarda rispettivamente il numero di operazioni e i capitali raccolti anno su anno.

In ogni caso, il trend delle IPO è in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023 (diminuzione rispettivamente dell’8% e del 61%), fattore che mostra una graduale anche se lenta ripresa e la presenza di IPO di maggiori dimensioni.

Il contesto di mercato non aiuta, infatti, anche il secondo trimestre di quest’anno è stato caratterizzato da politiche monetarie restrittive, volatilità del mercato e da altre condizioni sfavorevoli, come ad esempio il perdurare delle incertezze economiche e delle tensioni geopolitiche; tutti elementi che hanno avuto un impatto anche sulle attività di IPO. Tuttavia, le attività di IPO in alcuni mercati emergenti sono in piena espansione, poiché hanno beneficiato ad esempio dell’aumento della domanda di risorse minerarie o ancora dello sviluppo di unicorni e di piccole e medie realtà imprenditoriali.

Il settore tecnologico mantiene la propria leadership nelle operazioni di IPO mentre quello energetico assiste a una lieve contrazione sulla scia del calo dei prezzi dell’energia.

“Pur in un contesto mondiale economicamente ancora sfidante per via degli effetti delle tensioni geopolitiche e macroeconomiche, in determinati settori strategici, come quello tecnologico e delle energie rinnovabili, si segnala una ripresa anche se lenta delle attività di IPO”, ha commentato Paolo Aimino, IPO e Capital Markets Leader di EY in Italia. “Le aziende stanno infatti dimostrando una significativa capacità di resilienza: risulta quindi determinante per le società in fase di IPO prepararsi per le prossime “finestre” e concentrarsi sulla costruzione di valore sul lungo termine, ovvero in ottica di sostenibilità, per essere pronte alle prossime sfide e opportunità. In tale contesto, il mercato italiano ha mostrato segnali di controtendenza grazie a tre operazioni rilevanti sul mercato principale che hanno permesso a Euronext Milano di diventare il decimo mercato in termini di raccolta di capitali nel semestre”.

Andamento delle IPO per aree geografiche

America

Mentre il numero di IPO nelle Americhe è rimasto invariato, si registra un aumento dei proventi dell’86% per una raccolta di 9,1 miliardi di dollari rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Tale crescita è attribuibile principalmente alla più grande IPO realizzata dal novembre 2021 negli Stati Uniti attraverso uno spin-off. “Gli Stati Uniti hanno registrato un incremento guidato principalmente da alcune grandi operazioni e i recenti miglioramenti nel sentiment del mercato potrebbero essere un segnale per una maggiore attività di IPO negli Stati Uniti nel corso del 2023 o nel 2024”. Tuttavia, nonostante gli sviluppi positivi, questo mercato potrebbe impiegare più tempo a riprendersi a causa dell’imprevista crisi bancaria del 2023.

Asia

Nel primo semestre 2023 il mercato delle IPO dell’Asia-Pacifico ha rappresentato il 60% delle operazioni di IPO nel mondo, mantenendo la propria posizione di leadership. Delle prime 10 IPO, la metà provengono dalla Cina mentre 1 dal Giappone. L’area ha registrato 371 IPO che hanno raccolto 39,4 miliardi di dollari, con un calo annuale rispettivamente del 2% e del 40%. La raccolta è diminuita significativamente a causa di un mercato cinese più calmo del previsto e con un certo numero di IPO di grandi dimensioni ancora in attesa di essere lanciate. Per la prima volta in oltre 20 anni, l’Indonesia ha superato Hong Kong nella classifica delle borse mondiali per numero di operazioni. Le borse indiane si classificano dopo 20 anni al primo posto per numero di IPO realizzati.

EMEIA

L’attività di IPO nell’area EMEIA continua a ridursi con 167 quotazioni che hanno raccolto 12,4 miliardi di dollari, con un calo rispettivamente del 12% e del 50% rispetto al primo semestre 2023. La regione ha comunque mantenuto la propria posizione di secondo mercato per le IPO rappresentando il 27% di tutte le operazioni di IPO e registrando la seconda più grande IPO con 2,5 miliardi di dollari raccolti.

Nel complesso, i livelli di inflazione nella maggior parte dei Paesi europei rimangono elevati e la ridotta liquidità contribuisce a frenare l’attività delle IPO.

Le IPO di Piazza Affari

Le attività di IPO in Italia nel corso del primo semestre 2023 appaiono in controtendenza rispetto al mercato globale, evidenziando una crescita sia del numero di quotazioni (+25%) che della raccolta realizzata (+12%). Delle 15 operazioni realizzate durante il primo semestre 2023, le 4 quotazioni al mercato principale rappresentano oltre il 90% della raccolta del periodo e hanno permesso a Euronext Milano di diventare il decimo mercato in termini di raccolta di capitali nel semestre.

Le IPO realizzate da inizio anno a Piazza Affari. Fonte: Borsa Italiana

Per quanto riguarda il mercato italiano, gli analisti di EY prevedono che la ripresa dell’attività delle IPO a livello globale potrebbe iniziare verso la fine del 2023, in caso di un graduale miglioramento delle condizioni economiche e del sentiment del mercato, con l’entrata nella fase finale della politica monetaria restrittiva.

Comprendere i diversi requisiti di ciascun mercato in cui le società intendono entrare è essenziale per soddisfare le aspettative degli investitori ed evitare potenziali ritardi dovuti a questioni normative. Gli investitori continueranno a essere più selettivi, orientandosi verso società con solidi fondamentali e una comprovata esperienza. Tutte le opzioni disponibili dovrebbero essere prese in considerazione, dai differenti processi di IPO (quotazione diretta o aggregazione con SPAC) ad altri metodi di finanziamento (private equity, emissione di debito o cessione).