Nuovo scossone per Bund e Treasury, BTP tiene. Borse Ue sotto fuoco vendite
Rimane alta la tensione sui mercati con la nuova impennata dei rendimenti di Treasury e Bund che sta spingendo al ribasso anche le Borse. A scatenare il nuovo sell-off sull’obbligazionario core è stata ieri sera la deludente domanda nell’asta sul Treasury a dieci anni (24 miliardi di dollari, la più grande emissione dal 2015) che ha subito spinto il rendimento del decennale americano verso il recente massimo da quattro anni in area 2,85%. Ieri è arrivato anche l’accordo bipartisan tra i leader del Senato USA sull’innalzamento del tetto sul debito.
La ripresa del sell-off sull’obbligazionario coinvolge questa mattina i titoli governativi core, soprattutto nel tratto lungo della curva. Il Bund decennale tedesco rende al momento lo 0,758%, con spread Btp/Bund che si mantiene comunque sui minimi dal 2016 in area 118 punti base. Il BTP decennale rende l’1,94%.
In fermento anche il valutario con l’euro/dollaro ancora in discesa a 1,223. Jens Weidmann, capo della Bundesbank e membro della BCE, ha dichiarato che l’istituto centrale europeo monitorerà l’impatto dell’andamento della valuta sull’inflazione.
Nell’equity UE si salvano solo le banche
L’effetto bond sta pesando anche sull’azionario con le Borse europee che hanno accelerato al ribasso per i mercati europei appesantiti dai ribassi di materie prime e titoli tecnologici. Ribassi superiori all’1% per il Dax di Francoforte, -0,94% per l’Ibex di Madrid e -1,05% per il Ftse Mib che ieri aveva messo a segno un rimbalzo di quasi il 3%.
Fuori dal coro delle vendite i titoli finanziari sulla scia dei forti riscontri arrivati dalle trimestrali di UniCredit (+2,35%) e Société Générale (+3,70%). Molto bene anche Commerzbank (+2,41%) che ha terminato il 2017 con un utile netto di 156 milioni di euro e ha annunciato il ritorno del dividendo con la chiusura del bilancio 2018.
In Italia scatto in avanti anche di Banco Bpm (+3,17%) che ha archiviato il 2017 con un utile netto di 558 milioni di euro, comprensivo dell’utile realizzato per la cessione di aletti gestielle sgr, rispetto alla perdita di 1,33 miliardi di euro del 2016 (senza Badwill ed Impairment su avviamenti). Il mercato sembra apprezzare soprattutto l’accelerazione sul piano di cessioni delle sofferenze. “La solida posizione patrimoniale consente un forte impulso all’azione di derisking”, afferma il gruppo guidato da Giuseppe Castagna.