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Sciopero auto USA, colpiti Stellantis, Ford e GM. Le conseguenze

15 Settembre 2023 13:42

L‘United Auto Workers, il più grande sindacato degli Stati Uniti, annuncia lo sciopero in tre stabilimenti di assemblaggio di General Motors, Ford Motor e Stellantis in seguito al mancato accordo tra il sindacato e le case automobilistiche. L’UAW rappresenta circa 146.000 lavoratori di Ford, GM e Stellantis. Le due parti non sono riuscite a raggiungere un accordo sulle richieste del sindacato di nuovi contratti di lavoro e altri miglioramenti per i dipendenti delle fabbriche. Il titolo Stellantis procede spedito in borsa (+1% ) a quota 17 euro per azione nonostante lo stop della produzione nello stabilimento di Jeep Stellantis in Ohio.

UAW contro le case automobilistiche, al via lo sciopero

Il sindacato ha annunciato l’inizio del movimento “Stand Up Strike” ovvero l’avvio dello sciopero, che è iniziato in tre stabilimenti di assemblaggio e costruzione di macchine”, come si legge dal annuncio ufficiale su X, prudentemente Twitter.

 

“Dobbiamo fare quello che dobbiamo fare per ottenere la nostra parte di giustizia economica e sociale in questo sciopero”, ha detto Shawn Fain, il presidente di UAW fuori dallo stabilimento Ford a Wayne, New Jersey. “Rimarremo qui finché non otterremo la nostra parte di giustizia economica. E non importa quanto tempo ci vorrà”.

Gli stabilimenti selezionati dell’UAW producono veicoli altamente redditizi per le case automobilistiche, che continuano in gran parte ad essere molto richiesti. Lo sciopero coinvolge circa 12.700 dipendenti. Nel dettaglio 5.800 di Stellantis, 3.600 di GM e 3.300 di Ford, che saranno in sciopero nello stabilimento di Stellantis in Ohio, nello stabilimento di GM nel Missouri e nello stabilimento di Ford in Michigan.

“Utilizziamo una nuova strategia”, ha dichiarato Fain, eletto lo scorso marzo. “Chiediamo ad alcune sezioni sindacali selezionate di entrare in sciopero”.

Dopo il mancato accordo nelle trattive tra Fain e le tre case automobilistiche, il numero uno dell’UAW ha annunciato ufficialmente lo sciopero nei tre stabilimenti pre-selezionati e di grande importanze per i big tre dell’automotive.

Le richieste del sindacato

Le principali richieste del sindacato su cui non si è trovato accordo includono aumento della retribuzione oraria del 40% in quattro anni, settimana lavorativa ridotta a 32 ore (da 40), miglioramenti alle pensioni, l’eliminazione dei livelli di compensazione e il ripristino dell’adeguamento del costo della vita. Tra le proposte sul tavolo anche maggiori benefici per i pensionati e maggiori benefici per ferie e congedi familiari.

E anche se secondo le precedenti indiscrezioni stampa un accordo tra le due parti poteva esserci, al momento, la distanza tra sindacato e vertici auto è rimasta profonda nonostante i progressi iniziali.

Le risposte delle case automobilistiche

In un comunicato stampa Ford ha affermato di aver presentato la “prima controproposta sostanziale” ma “ha mostrato pochi cambiamenti rispetto alle richieste iniziali del sindacato”.

Se la proposta del sindacato dovesse essere implementata raddoppierebbe i costi di lavoro legati all’UAW, che sono già significativamente più alti del costo del lavoro di Tesla, Toyota e di altre case automobilistiche di proprietà straniera negli Stati Uniti che utilizzano manodopera non rappresentata dai sindacati. ” ha evidenziato Ford. “Il sindacato ha chiarito che, a meno che non accettiamo le sue condizioni insostenibili, prevede un’interruzione del lavoro alle 23:59 ora locale.”

Le case automobilistiche hanno avanzato proposte record che rispondono ad alcune delle ambiziose richieste dell’UAW, ma non a tutte. Nello specifico, hanno proposto aumenti salariali di circa il 20%, bonus dagli utili, e maggiori miglioramenti per le ferie e i congedi familiari. Proposte che il sindacato ha ritenuto inadeguati.

Equita sulle conseguenze per Stellantis

“Lo sciopero in USA parte in maniera selettiva. Come temevamo l’accordo tra i 3 big dell’automotive e il sindacato UAW sulla revisione dei contratti quadriennali non è stato raggiunto prima della scadenza della mezzanotte di ieri.” Scrivono gli analisti di Equita. “La differenza tra le parti resta significativa in quanto l`UAW chiede aumenti del 35% (più altre concessioni) e le proposte riviste al rialzo finora arrivano intorno al 20%. Sebbene le contrattazioni continuino serrate, da oggi partono gli scioperi che saranno selettivi, coinvolgendo inizialmente 12.7k lavoratori (meno del 10%) e riguardando solo alcuni impianti.

Secondo gli analisti di Equita “se lo sciopero durasse meno di due settimane potrebbe essere recuperato entro la fine dell’anno, mentre se fosse più lungo potrebbe compromettere la performance del 4Q. Il fatto che sia selettivo, sebbene inizi a colpire alcuni dei modelli più redditizi del gruppo, renderebbe meno pesanti le conseguenze
economiche, ma non è da escludere che possa espandersi rapidamente ad altri impianti.”