Notizie Notizie Italia Scaroni vola ad Astana per trattare sul Kashagan

Scaroni vola ad Astana per trattare sul Kashagan

11 Settembre 2007 07:15

L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, si recherà oggi nella capitale del Kazakistan, Astana, per avviare i negoziati che dovrebbero portare alla soluzione del nodo Kashagan, il giacimento petrolifero del Mar Caspio che secondo le stime sarà capace di fornire a regime un milione e mezzo di barili di oro nero al giorno per un livello complessivo di riserve pari a circa 38 miliardi di barili.


 


Proprio la ricchezza del bacino petrolifero e la crescente fame di energia a livello mondiale sono una delle cause degli attriti nati nel corso degli ultimi mesi tra il governo della Nazione caucasica e i vertici del Cane a sei zampe. Astana vorrebbe avere una maggiore quota nel progetto rispetto a quella pattuita nel contratto iniziale, siglato nel 2000, che le assegnava l’8,33% tramite la partecipazione di KazMunaiGaz. Da qui le pressioni esercitate sul consorzio di cui Eni è capofila e che comprende, oltre a KazMunaiGaz anche ExxonMobil, Shell, Total, ConocoPhillips e Impex.


 


Sotto il paravento di asserite violazioni delle leggi ambientali, il ministro dell’Ambiente, Nurlan Iskakov, ha bloccato i lavori nel campo petrolifero per tre mesi a partire dal 27 agosto minacciando di prolungare il blocco in mancanza di un miglioramento dei risultati.


 


Tra le richieste del governo di Astana per sbloccare le trattative, oltre all’aumento della quota, una compensazione per i ritardi nell’avvio della produzione, prevista nel 2010 e per l’incremento dei costi di sviluppo, quasi raddoppiati da 10 a 19 miliardi di dollari.


 


Soprattutto sul primo punto sembra esserci la disponibilità del consorzio per un ampliamento del peso della compagnia KazMunaiGaz fino al 20-25% mentre a impegnarsi nella risoluzione della vicenda è anche il governo. L’8 ottobre il presidente del Consiglio, Romano Prodi, si recherà in visita ad Astana. Nel frattempo il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha sottolineato “l’impegno politico del governo” volto a creare un clima positivo per la risoluzione della vicenda.