Notizie Notizie Italia E’ scandalo Alitalia in Europa: monta la protesta contro il prestito-ponte

E’ scandalo Alitalia in Europa: monta la protesta contro il prestito-ponte

9 Giugno 2008 06:47

Lo scandalo del prestito-ponte Alitalia dilaga in Europa. Dalla Spagna alla Scandinavia un’ondata di critiche si è alzata sui 300 milioni di euro che il governo italiano ha accordato qualche settimana fa alla compagnia della Magliana per mantenerla in vita. 300 milioni che partiti come prestito-ponte sono poi stati inglobali nel patrimonio di Alitalia, facendo così scattare il campanello d’allarme nei quattro angoli del Vecchio Continente.


Dopo i primi commenti al vetriolo giunti da British Airways e Ryanair che avevano definito oltraggiosa la vicenda italiana, le file delle compagnie aeree europee in rivolta contro l’affaire Alitalia si sono allargate. Il Commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, ha infatti ricevuto nel fine settimana da British Airways, Virgin Atlantic, Finnair, Sas, Iberia e Tap una lettera che sollecita “un’accurata indagine sulla questione” visto che Alitalia “perde in apparenza 1,4 milioni di euro al giorno” e che “gli aiuti di cui beneficia distorcono il mercato”.


“Senza quell’aiuto Alitalia andrebbe sotto i necessari requisiti di capitale, dovrebbe dichiarare bancarotta in base alle leggi italiane e cessare l’operatività”, hanno affondato il coltello qualche riga più sotto nella missiva i sei vettori. Per il Tesorierie di Ryanair, James Dempsey “Sono questi i prestiti del governo che hanno mantenuto in vita Alitalia in questi anni: noi continuiamo a segnalare alla Commissione europea queste irregolarità, ma al momento non abbiamo segnali di interventi da parte di Bruxelles – aveva proseguito il manager -. Penso che Alitalia debba avere il permesso di fallire”.


La svolta in realtà sarebbe vicina: la Commissione europea mercoledì dovrebbe aprire un’inchiesta informale per vederci chiaro. Venerdì è stato fatto il primo passo: è arrivato il via libera dai capi di gabinetto dei commissari europei alla proposta di procedura di infrazione da aprire contro l’Italia per 300 milioni di euro versati dallo Stato alla compagnia di bandiera, come prestito-ponte, poi trasformati in patrimonio netto dal vettore.


Nel testo approvato sono state giudicate insufficienti le spiegazioni fornite da Roma. In altri termini i 300 milioni di euro verranno bollati come aiuto di Stato illegale. Sembra ormai accertato che non verrà attivata un’ingiunzione immediata all’Italia di ritirare le somme erogate, ma partirà un confronto sul merito fra Italia e commissione. Nel frattempo sullo sfondo resta la ricerca a tentoni di un acquirenti per la Magliana da parte del governo. Air France e Lufthansa non hanno fatto sentire la loro voce a Bruxelles: entrambe restano defilate per il momento, entrambe secondo i ben informati sono tutt’altro che indifferenti alle sorti di Alitalia.