L’incertezza dei mercati – dominati dalle variabili Cina, manovra della Fed e soprattutto prezzo del barile ai minimi pluriennali – pone soprattutto un interrogativo: qual è il futuro del principale indice del mercato azionario americano, ovvero dell’S&P500? Come interpretare il rimbalzo di ieri con l’indice che ha riconquistato quota 1.940? La risposta di Goldman Sachs Asset Management, contenuta nell’ultimo outlook sui mercati azionari, è molto chiara: “Noi crediamo – è scritto nel report – che nessuno dei fattori citati potrà far deragliare l’espansione economica globale a lungo termine“. E ancora: “Nonostante il massiccio sell-off che ha spinto principali indici azionari a lasciare sul terreno circa 10% dai recenti massimi, siamo convinti che i fondamentali economici globali siano forti. Momenti come questi possono, a nostro avviso, dimostrare i meriti di portafogli ben diversificati”.
Scendere per poi risalire
Ma nel breve termine che cosa fare? “Possiamo tranquillamente scendere al livello 1.880 per l’S&P 500 dal momento che i modelli di rischio spingono verso una riduzione dell’esposizione azionaria – è il parere di Peter Garnry, Head of Equity Strategy di Saxo Bank. Che aggiunge: “Di base stiamo assistendo a una massiccia riduzione della leva su tutto il fronte. Quando il mercato azionario sarà più chiaro e la volatilità scenderà nuovamente, l’S&P500 tornerà tranquillamente a quota 1.950”. In altre parole montagne russe ancora per un po’. E alta volatilità, alla quale non siamo più abituati. “Crediamo che gli investitori dovrebbero prevedere una maggiore volatilità, soprattutto nei mercati azionari – commentano gli analisti di Goldman Sachs – Prima del crollo, l’S&P500 era rimasto per oltre 1.300 giorni senza una rettifica del 10%, come quella del mese di agosto”.
Fondamentali solidi
Le ragioni di questa view sta nei fondamentali. “Pensiamo che il rischio di una recessione negli Stati Uniti sia estremamente basso – aggiungono gli analisti di Goldman Sachs – L’economia statunitense è cresciuta a un tasso del 2,3% nel secondo trimestre. Le previsioni per l’intero anno prevedono una crescita economica di oltre il 2%. Nel frattempo, anche se ci sono segnali di un rallentamento dell’economia cinese e dei mercati emergenti in generale, abbiamo un’Europa che mostra un’accelerazione, anche se modesta, della crescita. In confronto agli eventi principali, consideriamo queste tendenze, come i fattori più rilevanti che dovrebbero guidare l’andamento del mercato a lungo termine”. Su cosa puntare allora? Secondo i modelli della banca d’affari i settori favoriti in questa fase sono airlines, banche, fornitori di servizi e di assistenza sanitaria, ma anche software&service e settore immobiliare.