Sale l’attesa per la Fed, dollaro pronto a scattare. In Borsa nuovi record per Ferrari
La Federal Reserve si appresta ad apportare stasera un nuovo rialzo dei tassi e il mercato aspetta al varco la banca centrale Usa per vedere se l’atteggiamento rimarrà comunque dovish o i dot plot indicheranno la possibilità di un atteggiamento più aggressivo sui tassi nella seconda metà dell’anno e nel 2019. Ieri intanto il dato sull’inflazione Usa (+2,8% a/a, crescita più elevata dal 2012) ha fatto scattare gli acquisti sul dollaro Usa proprio in virtù dell’aumento della possbilità di una Fed più aggressiva sui tassi per far rientrare le pressioni inflattive.
Rialzo tassi scontato, focus su Dot Plot e parole Powell
Dato per scontato un rialzo dei tassi di 25 punti base, le indicazioni verranno sul fronte del Dot Plot, ossia delle proiezioni dei tassi negli anni successivi “e su eventuali indicazioni in ordine ai potenziali impatti di una guerra commerciale sull’economia americana”, sottolinea Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro.
Il numero di rialzi previsti per il 2018 dovrebbe rimanere nell’area compresa fra tre e quattro, con la mediana che potrà spostarsi in base all’evoluzione dell’inflazione e del tasso di disoccupazione nei prossimi trimestri. “Dopo l’estate – argomentano gli economisti di Intesa Sanpaolo – le mediane per il 2018-20 potrebbero cambiare per via dell’arrivo di due nuovi membri del Board e del nuovo Presidente della San Francisco Fed. L’incertezza sul livello del tasso neutrale nel breve e nel lungo termine e sull’opportunità di entrare in territorio restrittivo dovrebbe indurre il Comitato a comunicare e ad agire con grande cautela nei prossimi mesi”. In tal senso focus anche sulle parole di Jerome Powell nella conferenza stampa di accompagnamento all’annuncio di politica monetaria. Bisognerà vedere se il governatore porrà maggiore enfasi sul buono stato di salute dell’economia o, al contrario, sui rischi derivanti dalle politiche di dazi di Trump. “Reputiamo che il board possa mantenere un atteggiamento cautamente ottimista visto che permangono dei fattori di rischio a livello globale”, sottolineano gli analisti di MPS Capital Services.
Piazza Affari continua recupero, corre Campari
In attesa della Fed, i mercati europei questa mattina si muovono in moderato rialzo, compresa Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,3% a quota 22.186 punti. In prima fila Campari con un +2,6% a 6,8875 euro, seguita da Ferrari che segna un +1,18% sopra quota 120 euro, aggiornando così i suoi massimi storici. Tra le banche si segnala il +1,09% di Unicredit.
Segno meno invece per Italgas che cede l’1% circa nel giorno dell’approvazione del piano strategico 2018/2024 che prevede un piano di investimenti per 4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 30% rispetto al precedente business plan, di cui 2 miliardi per lo sviluppo e il miglioramento della rete, circa 800 milioni per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Sul fronte dividendi, per l’attuale esercizio e nei due successivi prevista una cedola pari al valore più alto tra la cedola unitaria distribuita sul 2017 (0,208 euro) incrementata del 4% annuo e il dividendo per azione equivalente al 60% dell’utile netto consolidato.
Spread scende a 225 pb dopo parole Savona, attesa per asta BTP
Spread Btp-Bund in calo oggi dopo la giornata di assestamento della vigilia. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennale viaggia a quota 225 pb, in deciso calo rispetto a quota 239 pb della vigilia. Il rendimento del decennale risulta del 2,73%. Paolo Savona, ministro agli Affari europei, ha affermato che “l’euro non solo ha aspetti positivi, ma anche aspetti indispensabili”. “Non esiste piano B, mai chiesto di uscire dall’euro”, afferma il ministro per gli Affari europei.
Oggi focus in Italia sull’asta di BTP a 3, 7 e 30 anni per massimi 5,75 miliardi di euro. Verranno offerti BTP a 3 anni per 1,5-2 miliardi, BTP a 7 anni per 1,75-2,25 miliardi e 2 emissioni trentennali per 1-1,5 mld.