Saipem e l’aumento di capitale del 2022. La Consob sanziona due fondi olandesi per vendite scoperto nude
La Consob ha annunciato di avere sanzionato due fondi di investimento dell’Olanda, per aver lanciato nell’estate del 2022 vendite allo scoperto nude contro i titoli Saipem, durante l’aumento di capitale varato dal gruppo quotato sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari.
I due fondi di investimento olandesi sono Optiver e Flow Traders.
Il titolo Saipem scivola di oltre il 4%, confermandosi il peggiore dell’indice benchmark della borsa di Milano che oggi, in attesa della grande mossa sui tassi da parte della Bce, viaggia in territorio negativo.
La Consob sanziona due fondi olandesi su aumento capitale Saipem
Le sanzioni della Consob sono scattate contro i due fondi olandesi per la violazione di diverse disposizioni normative, tra cui la messa in atto di operazioni di short selling nude, ovvero vendite allo scoperto effettuate senza prendere in prestito i titoli da vendere, transazione vietata sia dalla legge italiana che dalla normativa europea.
Vale la pena di ricordare che Saipem aveva lanciato l’operazione di aumento di capitale da 2 miliardi di euro alla fine del mese di giugno del 2022, in un contesto di forte incertezza sul titolo, che si era tradotto in pesanti sell sulle azioni quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari.
Nel caso di Optiver, nel comunicato della Consob si legge che, “con riferimento all’operatività posta in essere tra il 12 ed il 19 luglio 2022”, nelle giornate di negoziazione del 12, 13 e 14 luglio 2022, il fondo di investimento “ha venduto sui mercati EXM e TAH gestiti da Borsa Italiana n. 9.411.930 azioni Saipem, e ciò allo scoperto e senza avere, nei modi normativamente previsti, la correlata disponibilità dei titoli (c.d. «vendite allo scoperto nude»)”.
Optiver, ha precisato la Commissione nazionale di Borsa, “all’inizio della giornata del 12 luglio 2022 ha acquistato 150.000 diritti d’opzione con cui ha ottenuto la facoltà di acquistare ad un prezzo predeterminato un considerevole quantitativo di azioni Saipem (rivenienti dall’aumento di capitale in corso) che, nell’ipotesi di suo successo, gli sarebbero state consegnate (diventando anche fungibili con quelle vendute allo scoperto) solo il 19 luglio 2022; avendo esercitato i diritti di opzione in precedenza citati entro il termine fissato, è riuscita solo il 19 luglio 2022, ossia tardivamente rispetto al termine di consegna normativamente previsto, a consegnare le azioni vendute allo scoperto tra il 12 ed il 14 luglio 2022; in ragione dell’operatività posta in essere, la Società è incorsa in un ingente settlement fail per non aver consegnato le azioni vendute allo scoperto con il rispetto dei termini di regolamento”.
Queste vendite allo scoperto nude lanciate dal fondo Optiver, ha messo in evidenza la Consob, “illecitamente eseguite”, hanno riguardato n. 9.411.930 azioni Saipem (vendute al prezzo medio di euro 1,303905 ciascuna)” , che poi “sono state chiuse con le azioni ricevute il 19 luglio 2022 a seguito dell’esercizio dei diritti di opzione (acquisite al prezzo medio di euro 1,013001 ciascuna)”. Tali operazioni hanno consentito al fondo olandese di incassare “un profitto pari ad euro 2.737.968”, dunque superiore ai 2,7 milioni di euro.
La Consob ha precisato che, “pur essendo abilitata all’attività di Market Making sulle azioni Saipem, ai sensi all’art. 17, comma 5, del Regolamento Short Selling”, il fondo ha comunque posto in essere un’operatività sul “predetto titolo difforme dalle previsioni del predetto Regolamento”, dagli Orientamenti ESMA nonché dall’Accordo di Market Making MiFID2 stipulato con Borsa Italiana, nei giorni compresi tra il 12 ed il 19 luglio 2022, con movimentazioni che sono state pari al 44,33% del capitale di Saipem.
Non solo sanzioni ma anche confische
Di conseguenza, considerando non solo la violazione del divieto di vendite allo scoperto nude ma anche la percentuale decisamente alta del capitale interessato e le “plurime omesse comunicazioni alla Consob ed al pubblico delle Posizioni Nette Corte rilevanti conseguite (e relative variazioni) sullo stesso titolo (in data 12, 13, 14 e 19 luglio 2022), a causa della “condotta illecita”, l’Autorità di Borsa ha apllicato una sanzione amministrativa pecuniaria complessivamente pari ad euro 2,5 milioni (di cui euro 2.2 milioni per la violazione dell’art. 12 del Regolamento Short Selling, aumentata per effetto del cumulo giuridico, di euro 300.000 per l’altra violazione relativa alle mancate comunicazioni delle Posizioni Nette Corte detenute), di cui alla Società è contestualmente ingiunto il pagamento.
Ancora, la Commissione ha disposto la confisca dei beni di pertinenza di Optiver V.O.F. per un valore di euro 2.737.968, pari al profitto dell’illecito di cui all’art. 12 del Regolamento Short Selling.
Il fondo Optiver dovrà effettuare il pagamento, si legge ancora nel comunicato, “entro il termine di sessanta giorni dalla notifica del presente provvedimento”.
Ma il fondo Optiver non è stato l’unico a essere colpito dalla Consob. Colpito anche il fondo olandese Flow Traders, con l’accusa di avere movimento nel luglio del 2022, sempre nei giorni dell’aumento di capitale di Saipem, il 7,2% del capitale di Saipem.
Anche questo fondo non ha rispetto gli obblighi di comunicazione, incassando una plusvalenza di 2,2 milioni. Scattata la sanzione del profitto illecitamente incassato anche per Flow Traders, che dovrà pagare anche 2,2 milioni di euro.