Rimane a terra Ryanair, alzata la stima di utile sull’intero anno ma delude il trimestre

Prosegue il valzer dei conti trimestrali delle compagnie aeree: dopo British Airways e Iberia, entrambe tornate in utile, e dopo Air France e Lufthansa, che hanno rivisto al rialzo l’outlook, oggi è toccato a Ryanair. La compagnia low cost però, sebbene abbia riportato una crescita dei risultati e rivisto al rialzo le previsioni, ha deluso il mercato.
A far storcere il naso è stato il dato sull’utile netto. Nel secondo trimestre dell’esercizio fiscale Ryanair ha evidenziato un utile di 330,3 milioni di euro, in rialzo del 32% rispetto al corrispondente periodo del 2009, ma sotto le attese degli analisti che avevano calcolato un utile a 343 milioni di euro. Un dato che sta pesando sul titolo. A Dublino, l’azione va in picchiata e cede quasi 3 punti percentuali a 4,02 euro, mentre sul listino di Londra perde addirittura il 5%.
Il mercato snobba anche la revisione al rialzo delle stime sull’intero anno. Il gruppo irlandese ha infatti alzato la stima di utile netto a 380-400 milioni di euro, contro la precedente stima di 350-375 milioni, ma senza destare stupore. Avevano invece stupito i conti di British Airways, tornata in utile per la prima volta dal 2008 con 229 milioni di sterline, pari a circa 262,7 milioni di euro. Il risultato, riportato venerdì scorso, rappresenta l’ultimo in forma stand alone, prima della fusione con la spagnola Iberia.
La fusione tra i due vettori diventerà operativa dal 21 gennaio, mentre già alla fine di questo mese le due compagnie convocheranno le rispettive assemblee per approvare l’ingresso nell’International Consolidated Airlines Group. L’operazione, secondo British Airways, permetterà al nuovo vettore di riportare un crescita nel 2011.