Notizie Dati Macroeconomici Giappone: cresce l’occupazione, preoccupano invece deflazione e calo produzione industriale

Giappone: cresce l’occupazione, preoccupano invece deflazione e calo produzione industriale

29 Ottobre 2010 08:06

Segnali di forza dal mercato del lavoro giapponese. A settembre è arrivato un calo a sorpresa del tasso di disoccupazione al 5% dal precedente 5,1%. I posti di lavoro creati sono stati 410 mila a settembre, maggiore incremento da gennaio. Spicca in particolare la creazione di posti di lavoro nel comparto manifatturiero (+50.000 unità), primo segno più degli ultimi 2 anni. Gli occupati risultano 63,09 milioni, mentre il numero dei senza lavoro è pari a 3,4 milioni, 230.000 in meno su base annua.


Deboli i riscontri arrivati dalla produzione industriale, scesa dell’1,9% a settembre. Decisamente peggio rispetto al -0,6% atteso dal mercato. Si acuisce intanto il movimento al ribasso dei prezzi al consumo in Giappone. I dati di settembre diffusi oggi evidenziano un calo dell’inflazione core dell’1,1 a/a per cento a settembre rispetto al -1% del mese precedente.


Il ministro delle Finanze giapponese, Yoshihiko Noda, è intervenuto oggi a Tokyo rimarcando come i rischi di un rallentamento economico stanno aumentando e ha inoltre ribadito che guarda con grande attenzione i movimenti del mercato valutario. Ieri la Bank of Japan ha tagliato le stime di crescita 2010 del Paese nipponico a +2,1% dal +2,6% precedentemente indicato. Confermato l’incremento del Pil dell’1,9% nel prossimo anno.


Sul valutario lo yen si è riportato nei pressi dei massimi a 15 anni rispetto al dollaro in area 80,5 yen in attesa dei dati odierni sul pil statunitense (prima lettura relativa al terzo triemstre) e dell’annuncio della Federal Reserve di settimana prossima relativo al probabile via al nuovo piano di quantitative easing.

Prosegue la striscia negativa della Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha archiviato l’ultima seduta settimanale in flessione dell’1,75% a 9.202,45 punti, mentre il Topix ha ceduto lo 0,42% a 810,91 punti. Tra i singoli titoli ha pagato dazio Nintendo con un calo di quasi il 2% in scia al forte calo degli utili dovuto all’effetto cambio e alla flessione delle vendite di videogiochi. Nel mese di ottobre la Borsa nipponica ha ceduto terreno (-1,8%), con un calo del 5% circa rispetto ai massimi toccati il 6 ottobre.