Rientra lo shock gas: prezzi tornano ai livelli pre-guerra Ucraina, in 5 giorni sboom -63% dai record
Nuova giornata di forti oscillazioni per il prezzo del gas europeo. Il future TTF quotato ad Amsterdam, benchmark europeo del gas naturale, segna -1,95% a 125,5 euro per megawattora dopo essere arrivato prima a guadagnare l’11,95% e poi a cedere oltre il 10% a 113 euro. Con questi cali il prezzo è tornato ai livelli del 23 febbraio, ossia pre-attacco russo all’Ucraina.
Il gas naturale sta segnando il più grande calo settimanale di quest’anno dopo i due forti ritracciameti (-30% e -13% rispettivamente mercoledì e giovedì) che lo hanno allontanato dai massimi storici intraday toccati a inizio settimana a 345 euro/Mwh quando si erano diffuse forti preoccupazioni per il rischio di un taglio delle forniture dalla Russia.
“Queste fluttuazioni mostrano solo che c’è una tensione nel mercato e le persone hanno difficoltà a valutare l’impatto che la guerra in Ucraina avrà sulle forniture di gas”, rimarca Niek van Kouteren, trader senior della compagnia energetica olandese PZEM.
Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha detto che sposterà dal Medio Oriente verso l’Ucraina ulteriori soldati, anche se in seguito ha citato “sviluppi positivi” nei colloqui con l’Ucraina.
Ai valori attuali, il gas TTF segna un saldo settimanale di -20% circa con quotazioni quasi due terzi più basse rispetto ai picchi toccati lunedì mattina. Da inizio anno il prezzo del gas risulta in rialzo di oltre l’81%; saldo che è decisamente più rotondo (+614%) guardando agli ultimi 12 mesi.
Contromosse alla dipendenza da gas russo
La Russia è il più grande fornitore di gas dell’Unione Europea, rappresentando circa il 40% delle importazioni, e il blocco sta cercando di sfruttare tutte le risorse disponibili per ridurre questa dipendenza.
Il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, ha inviato una lettera al presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dettagliando precise proposte tra cui quella di inserire un tetto ai prezzi del gas, proposto come parte di un intervento diretto dell’Ue sul mercato per limitare gli aumenti. Nel dettaglio Mitsotakis ha proposto un intervento di mercato in sei punti che includerebbe un tetto massimo di prezzo gas TTF (mercato di riferimento per il gas naturale in Europa), stabilire un intervallo entro il quale la volatilità dei prezzi sarebbe limitata, e un prezzo di emergenza in caso di interruzione della fornitura dalla Russia.
“Il prezzo del gas attuale risente delle tensioni del mercato e costa dieci volte il prezzo di estrazione, con speculazione molto forte”, ha detto ieri il ministro della Transazione Ecologica, Roberto Cingolani.