Ribasso senza fine per Piazza Affari: il Ftse Mib chiude in calo di oltre l’1%, crollano Mediaset e Mps
Nuova seduta da dimenticare per Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha chiuso le contrattazioni in calo dell’1,18% a 13.771 puntie il Ftse All Share che ha ceduto l’1,03% a 14.819 punti.
Hanno pesato ancora le incertezze politiche in Grecia, dove potrebbero profilarsi nuove elezioni, e le preoccupazioni sulla solidità del sistema bancario in Spagna, con il quotidiano Abc che nella sua versione online ha anticipato la possibile nazionalizzazione di Bankia già oggi a mercati chiusi. Il carico di tensioni si è riflesso anche sullo spread Btp/Bund, che ha sfondato verso l’alto quota 400 fino a portarsi a 410 punti base.
La pressione al ribasso sul listino milanese ha toccato il suo apice poco dopo le 16.00 per poi allentarsi sul finale di seduta e consentire agli indici di chiudere nettamente al di sopra dei minimi.
Ancora una volta a Milano sono state le banche a fare da apripista alla discesa del mercato.
Bpm ha perso il 5,07% a 0,357 euro, Mediolanum il 5% a 2,84 euro, Unicredit il 4,52% a 2,664 euro, Banco Popolare il 2,66% a 0,988 euro, Intesa Sanpaolo il 2,56% a 1,026 euro.
A rincarare la dose sono state anche alcune singole storie di giornata. Il titolo Monte dei Paschi, dopo aver subito anche una sospensione per eccesso di ribasso, ha chiuso con un -7,02% a 0,233 euro dopo che oggi gli uffici della sede della banca senese sono state oggetto di perquisizioni da parte degli uomini delle Fiamme Gialle per un’inchiesta che sarebbe riferita a un’ipotesi di reato per manipolazione del mercato e ostacolo alle attività delle autorità di vigilanza nell’ambito dell’acquisizione di Antonveneta. Mediaset (-11,3% a 1,452 euro), ha aggiornato nel corso della seduta i suoi minimi storici dopo che ieri sera ha presentato risultati finanziari dai quali è emerso un calo dell’utile nei primi tre mesi del 2012 pari all’85 per cento.
Male anche Mediobanca (-4,72% a 3,31 euro) che nel pomeriggio ha reso noto di aver chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2011-2012 con un utile netto di 105 milioni (da 419 mln) dopo rettifiche su titoli per 404 mln (da 8 mln). Le rettifiche sul portafoglio titoli e partecipazioni includono la svalutazione dei titoli di Stato greci (129,8 milioni, di cui 15,3 milioni nel terzo trimestre) al valore di mercato dei titoli ricevuti in concambio in base agli accordi internazionali; l’impairment sulla partecipazione RCS MediaGroup per 55,2 milioni (corrispondente ad un valore d’uso di 1,23 euro per azione) e sulla quota Telco per 113,3 milioni.
Pochi i segni più all’interno del listino principale. Tra questi spicca Lottomatica, protagonista di un rialzo del 5,03% a 14,2 euro dopo che in un’intervista rilasciata al Financial Times, il Ceo Marco Sala ha dichiarato che il mercato italiano dei giochi sta raggiungendo la maturità dopo anni di forte crescita e quindi potrebbe diventare una fonte di forte generazione di cassa. Secondo Sala, la crescita arriverà soprattutto dagli altri mercati. Oggi l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio dell’esercizio 2011 e la distribuzione di un dividendo pari a 0,71 euro, che verrà messo in pagamento il prossimo 24 maggio. Bene anche Tenaris (+2,98% a 13,83 euro) e rialzi sopra il punto percentuale hanno interessato anche Pirelli, Campari, A2A e Fiat.