Re Rebaudengo (Elettricità Futura): “Rinnovabili sono strada maestra per indipendenza energetica e bollette più leggere”
L’invasione della Russia in Ucraina ha esacerbato la crisi energetica, facendo lievitare ulteriormente il costo del gas. Un’emergenza che ha visto subito una risposta concreta dell’Unione Europea che ha varato il piano REPowerEU lo scorso marzo al fine di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Il piano REPwerEU, rispetto al Fit for 55, prevede di aumentare il target di rinnovabili dal 40 al 45%, inoltre accelera su idrogeno e biometano e spinge per una semplificazione delle autorizzazioni per la costruzione di impianti rinnovabili.
La strada maestra per l’Europa e per l’Italia è quella delle rinnovabili, come spiega Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, che rappresenta oltre 500 imprese attive nella produzione e commercializzazione di energia elettrica da fonti convenzionali e rinnovabili.
“Il piano REPwerEU è stato predisposto in tempi rapidi ed è molto intelligente in quanto chiarisce che l’attuale scenario implica un rafforzamento della decarbonizzazione. Oggi la necessità di indipendenza energetica è sempre più importante”. “L’attuale scenario che nel breve non lascia intravedere un ritorno alla normalità dei costi energetici con prezzo del gas aumentato di più di 5 volte rispetto alla media degli ultimi 5 anni”, asserisce l’imprenditore che presiede Asja Ambiente Italia, azienda che produce energia pulita da fonti rinnovabili.
In Italia si vedono i primi risultati nelle semplificazioni che il governo ha introdotto. “Le semplificazioni vanno nella direzione indicata dall’Europa – spiega il presidente di Elettricità Futura – . Non bastato perché bisogna arrivare a tempi autorizzativi di massimo due anni, mentre oggi siamo intorno ai 5-7 anni. Va fatto molto in questa direzione e allo stesso tempo bisogna che le Regioni e le sovraintendenze entrino nell’ordine delle idee di avere anche loro come target la realizzazione di questi impianti. Se non si remerà tutti nella stessa direzione in futuro avremo sempre più problemi di siccità e rischio desertificazione”.
Sostenibilità e risparmi
Per l’Italia il target del REPowerEU è di creare 85 GW di nuovi impianti rinnovabili al fine di passare dall’attuale 44% di mix elettrico da fonti rinnovabili all’84% nel 2030.
UN assist importante dovrà arrivare dall’innovazione. “Per i prossimi 8 anni abbiamo un programma molto chiaro per raggiungere i target del piano REPowerEU – spiega Re Rebaudengo – . Ricerca e innovazione sono elementi fondamentali per supportare la costruzione dei nuovi impianti e anche questo si riflette in termini di benefici economici e occupazionali con 345 miliardi di benefici economici cumulati al 2030 in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, e crescita dei consumi nazionali, 470.000 nuovi posti di lavoro nella filiera e nell’indotto elettrico nel 2030 (che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi) e una riduzione del 75 % delle emissioni di CO2 del settore elettrico nel 2030 rispetto al 1990”.
I vantaggi della svolta verso un mix elettrico a preponderanza di fonti rinnovabili si sentiranno anche in termini di risparmi sulle bollette per famiglie e imprese, considerando i costi decisamente più bassi dell’energia prodotta da eolico o fotovoltaico rispetto a quelli del gas. Che la sostenibilità faccia rima con minori costi “se ne accorgono bene i cittadini e le aziende che hanno già il fotovoltaico sui loro tetti e possono godere di un costo dell’energia elettrica decisamente più ridotto”, aggiunge Re Rebaudengo.