Notizie Notizie Mondo Rcs: fra giovedì e venerdì si decide il destino del gruppo editoriale

Rcs: fra giovedì e venerdì si decide il destino del gruppo editoriale

7 Giugno 2016 07:46

Il Cda del gruppo
editoriale è convocato giovedì per deliberare il giudizio finale sull’Ops di
Cairo Communication, il cui esito sarà però comunicato solo entro la mezzanotte
del giorno successivo. Venerdì 10 è inoltre atteso il via libera di Consob
all’Opa di Andrea Bonomi.

L’offerta di Urbano
Cairo prevede un concambio di 0,12 azioni della sua Cairo Communication per
ogni titolo di via Rizzoli, valutato ai prezzi attuali 0,567 euro. Ad oggi il
titolo Rcs quota a circa 0,76 euro, trattando a valori più alti anche degli
0,70 euro cash offerti dalla newco International Media Holding che riunisce Investindustrial,
Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai, Pirelli.

Se venerdì arriverà
l’ok di Consob al prospetto dell’Opa, i riflettori si sposteranno di nuovo su
Cairo, che avrà cinque giorni di borsa aperta per rilanciare, quindi fino a
venerdì 17.

Qualora
quest’ultimo decidesse di migliorare il concambio, dovrebbe passare per l’approvazione
dell’assemblea di Cairo Communication, mentre optando per un’aggiunta in cash
potrebbe essere sufficiente un’integrazione del prospetto.

Secondo
gli analisti le quotazioni di Rcs continuano ad incorporare l’attesa di un
miglioramento delle condizioni di offerta, e con un concambio alzato a 0,16,
Rcs sarebbe valutata intorno a 0,77 euro e Urbano Cairo si diluirebbe al 37,8%
di Cairo Communication; con un concambio a 0,18 Rcs sarebbe valutata 0,87 euro
e l’imprenditore scenderebbe al 35,8% della sua società (sulla base di una
totale adesione all’Ops).

L’Ops punta a
raggiungere il 50% più un’azione di Rcs, ma potrebbe accontentarsi di una quota
minore fino al 35% minimo. Al suo fianco, oltre al 4,7% detenuto personalmente,
c’è Intesa Sanpaolo che possiede un altro 4,2% circa, mentre il 22,6% è in mano
ai soci storici di Rcs che hanno promosso la contro-offerta con Bonomi, che ha
l’obiettivo di arrivare al 66,7% di Rcs.

Le
sorti delle due proposte dipenderanno dalle posizione prese dagli investitori
istituzionali e dai piccoli azionisti che insieme contano per più del 60% del capitale.