Il punto sui mercati di Banca Intermobiliare
Potrebbe permanere la tendenza a sottopesare l’azionario europeo, ma qualche coraggioso potrebbe iniziare ad accumulare posizioni sul Btp decennali. Lo spiegano gli analisti di Banca Intermobiliare nella loro nota settimanale di cui pubblichiamo di seguito alcuni stralci.
Dopo un primo trimestre caratterizzato da nuove aspettative di crescita dell’economia mondiale, una serie di dati molto contrastanti e, comunque, più deboli del consensus ha aperto una fase di forte incertezza sui mercati finanziari, in cui i vecchi e mai sopiti timori di una nuova stagione di crisi del debito in Europa sono tornati ad essere protagonisti delle analisi degli strategist e ancora di più dei titoli dei giornali economici. Cerchiamo di dare un nostro contributo a questo dibattito e di mettere in risalto alcuni punti chiave.
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I motori della crescita economica mondiale nel 2012 rimangono gli U.S.A. e la Cina, insieme ad altri paesi dell’Asean come Malaysia ed Indonesia. L’outlook, per quanto contrassegnato da una serie di elementi contrastanti tra loro, rimane a nostro avviso positivo, malgrado la debolezza di molte materie prime industriali come il rame. Il tono economico complessivo rimane vivace come confermato anche dal livello record raggiunto dal volume complessivo dell’export globale.
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I punti dolenti vengono dalle economie Europee con un indebolimento marcato dei Pmi dell’Eurozona nel suo complesso e per la prima volta della Germania.
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D’altra parte con la probabile vittoria di Hollande si profila un ribilanciamento politico economico nella cabina di regia europea, ma almeno dettato dall’idea di mantenere in piedi l’unione Europea e l’Euro e non di sfasciare tutto.
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Quali conclusioni si possono trarre da questo puzzle economico-politico a livello mondiale? Sicuramente permarrà la tendenza degli investitori a sotto pesare l’Europa soprattutto nel comparto equity, mentre qualche coraggioso potrebbe iniziare ad accumulare posizioni sul Btp decennali che sono ritornati a mostrare rendimenti vicini al 6%. Malgrado la debolezza dei consumi interni ed un’economia in recessione, il quadro economico dell’Italia rimane decisamente migliore rispetto alla Spagna, grazie ad un importante avanzo primario ed un’economia caratterizzata da un migliore posizionamento del settore industriale sui mercati internazionali. Il deterioramento dell’indice Pmi manifatturiero tedesco potrebbe indurre ad una sensibile pressione di vendite sul Dax, la cui performance positiva assoluta (+11%) e relativa da inizio 2012 potrebbe apparire in questo nuovo contesto poco giustificata.