Puntare sulle opzioni Forex per gestire la volatilità. Che sarà elevata per tutto il 2016
La volatilità, ovvero la bestia nera (ma anche la grande occasione) del trader, sta crescendo sui mercati Forex. E con essa crescono anche le potenzialità che la giusta combinazione di volatilità e liquidità generano sui mercati valutari. Tuttavia, secondo Neil Browning, Global Head of FX Sales di Saxo Bank, di fronte a un eccesso di incertezza, come quella scatenata dalla trasformazione del regime del tasso di cambio cinese, risulta fondamentale una corretta gestione del rischio, attraverso l’utilizzo di strumenti avanzati o grazie alla copertura offerta, per esempio, dalle opzioni. “Il trader si trova oggi a navigare in acque molto agitate, tra le forti oscillazioni dei prezzi e della propensione al rischio, i timori di una nuova svalutazione cinese, le imprevedibili reazioni alle decisioni delle Banche centrali e la ripresa degli Stati Uniti che sembra inciampare – spiega Browning – Gli investitori dovranno puntare sulle opzioni Forex sia per coprirsi sia per sfruttare i movimenti del mercato“.
La volatilità, regina del 2016
Ma che cosa accadrà alla volatilità durante il resto dell’anno? “Probabilmente proseguirà, dato che le Banche centrali sembrano aver perso la capacità di influenzare il mercato – dice Browning – I movimenti attesi da parte della Bank of Japan e della Banca centrale europea potrebbero tuttavia innescare qualche brusca reazione nel caso in cui il mercato decida che la politica “dopotutto conta ancora qualcosa”, allentando così le tensioni di gennaio e febbraio”.
La grande incognita Brexit
La grande incognita del 2016, ovvero il rischio Brexit, invece permane, soprattutto nella mente di chi negozia GBP. I sondaggi in vista del referendum di giugno sembrano infatti presagire violente oscillazioni del cambio in entrambe le direzioni. Quanto al dollaro americano, Browning ritiene che, “Se l’economia statunitense si rafforzerà nuovamente allontanando del tutto ogni ipotesi recessiva, il mercato è già andato talmente oltre nel tagliare le attese dei futuri aumenti dei tassi Fed da averle già interamente prezzate durante questo agitato inizio d’anno”.