Notizie Notizie Italia Prodi: ecco i miei 12 punti, prendere o lasciare

Prodi: ecco i miei 12 punti, prendere o lasciare

23 Febbraio 2007 08:10

Romano Prodi stila una lista di 12 punti critici e salienti e dà un ultimatum a tutti i leader del centrosinistra, riuniti a Palazzo Chigi per trovare una soluzione alla crisi in corso: “Prendere o lasciare. Torno al Governo solo a queste condizioni. I punti sono prioritari e non negoziabili”. Ciò che ha subito stupito è che dall’elenco mancano i Dico, così come le politiche sociali, la politica del lavoro e il tema della lotta all’evasione fiscale, argomenti particolarmente sentiti soprattutto da alcuni esponenti della coalizione. Un altro punto che salta immediatamente all’occhio è che Prodi, in caso di contrasto tra esponenti della maggioranza, “ha l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del Governo in caso di contrasto”. Insomma, l’ultima parola spetterebbe sempre al premier. Il segretario dei Ds, Piero Fassino, ha fatto sapere che dovrebbero essere state trovate le condizioni affinché il presidente del Consiglio “possa tornare alle Camere, ottenere la fiducia e uscire rapidamente dall’impasse di questi giorni”. Al tavolo delle trattative, infatti, “è stato raggiunto il pieno accordo di tutta la maggioranza del centrosinistra nel ribadire la fiducia a Romano Prodi, che avrà il sostegno leale e forte da parte di tutti i gruppi”.


Ma vediamo la lista punto per punto:


1. Politica estera: “Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all’estero”.


2. Scuola e cultura: “Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione”.


3. Infrastrutture e Tav: “Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile”.


4. Fonti energetiche: “Programma per l’efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori”.


5. Liberalizzazioni: “Prosecuzione dell’azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell’ambito dei servizi e delle professioni”.


6. Mezzogiorno: “Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza”.


7. Riduzione della spesa pubblica: “Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali (costi della politica)”.


8. Pensioni: “Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l’impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l’unificazione degli enti previdenziali”.


9. Politiche della famiglia: “Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l’estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido”.


10. Incompatibilità: “Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate”.


11. Portavoce: “Il portavoce del presidente (Silvio Sircana, ndr), al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell’esecutivo”.


12. Autorità del premier: “In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all’azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto”.