Notizie Notizie Italia Capitalia chiude con Arpe un 2006 da record

Capitalia chiude con Arpe un 2006 da record

23 Febbraio 2007 07:39

Capitalia ancora sotto i riflettori. Dopo il colpo di scena di ieri che ha visto il reintegro di Matteo Arpe nei pieni poteri di amministratore delegato e la pace fatta, almeno temporaneamente, tra lo stesso Arpe e il presidente dell’istituto, Cesare Geronzi, l’istituto capitolino ha presentato stamattina il miglior bilancio di sempre. Il 2006 di Capitalia si è chiuso con un utile record di 1,162 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto al 2005. L’utile per azione si è così attestato a 0,45 euro. Capitalia ha inoltre confermato i target per il 2007. A fine 2006 il margine di interesse è ammontato a 2,8 miliardi con un aumento del 12%, mentre le commissioni sono salite a 1,7 miliardi (+3%). I ricavi sono stati pari a 5,5 miliardi, con una crescita del 7%. Il risultato lordo di gestione è salito del 15% a 2,3 miliardi. Il roe è risultato pari al 15,4%, mentre il Tier 1 si è attestato al 6,2%. Nella nota con cui l’istituto ha presentato i risultati si legge inoltre che a seguito della cessione in più tranche di 31 milioni di azioni ordinarie, Capitalia detiene a fine 2006 lo 0,93% del capitale ordinario di Fiat e lo 0,8% del capitale totale.


Oggi a partire dalle 8.30 Matteo Arpe, colui che viene considerato l’artefice della crescita della redditività della banca, presenterà i risultati di fronte alla comunità finanziaria riunita a Piazza Affari. Una presenza in forse fino all’ultimo, per la precisione fino a ieri attorno alle 16.30 quando è stata ufficializzata la tregua tra lo stesso Arpe e Geronzi e la conferma delle deleghe all’a.d. La svolta, assolutamente inaspettata, ha avuto luogo dopo un incontro tra Geronzi e Arpe (con Roberto Colaninno nel ruolo di mediatore) in seguito al quale l’amministratore delegato ha indirizzato al presidente una missiva dai toni concilianti. “Mi duole sinceramente che i recenti avvenimenti abbiano potuto creare una frattura nel rapporto di affetto e stima”, si legge nella lettera. “La prego di voler considerare questa mia lettera – continua Arpe – come l’impegno tangibile a risolvere insieme nell’interesse superiore della banca ogni e qualsiasi equivoco possa essersi ingenerato tra noi”. Scuse pubbliche, dunque, accolte dal presidente Geronzi, mentre ancora ignoto a livello ufficiale resta l’oggetto del contendere che ha opposto le due maggiori cariche della banca.


La notizia della pace fatta tra Arpe e Geronzi ha messo le ali al titolo Capitalia che ha archiviato la seduta di ieri in progresso del 4,53% a 6,90 euro per azione con scambi che hanno interessato circa il 4% del capitale.