Notizie Notizie Mondo Price cap gas: Ue, oggi la decisione ‘finale’?

Price cap gas: Ue, oggi la decisione ‘finale’?

19 Dicembre 2022 09:29

Oggi, lunedì 19 dicembre, è in programma l’ennesima riunione dei ministri UE dell’energia alla ricerca di un’intesa sul price cap del gas che consentirebbe di sbloccare anche tutta una serie di misure per contrastare la crisi energetica nel Vecchio Continente. E’ quanto emerge dal report con cui gli analisti di MPS Capital Service presentano l’agenda della settimana appena iniziata: “una settimana dal clima festivo anche dal punto di vista degli eventi e dei dati in pubblicazione”.

Sul price cap sui prezzi, l’attesa per il raggiungimento di un accordo ha fatto scendere venerdì scorso i prezzi del gas, con le quotazioni ad Amsterdam che sono scivolate fino a 123 euro al megawattora, segnando un ribasso superiore all’8%.

Nel fine settimana, sabato 17 dicembre, in un intervento all’iniziativa per i 10 anni di Fratelli d’Italia, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha detto, commentando la questione del prezzo del gas, che la soluzione “parte da una presa di coscienza, da una consapevolezza che dovrebbe esserci in Europa, perchè un meccanismo di mercato classico in un momento eccezionale come questo non funziona”.

Nel momento in cui c’è una guerra – ha detto Giorgetti – non puoi pensare che il mercato della domanda e dell’offerta facciano un prezzo fair. No, quello è un prezzo drogato da situazioni eccezionali e dalla speculazione. E, quindi, i diversi Paesi Ue invece che farsi concorrenza tra loro, aumentando il prezzo, dovrebbero concertare come fanno i Paesi produttori con l’Opec una politica comune per ridurre il prezzo. Se non c’è questa consapevolezza e se permangono diversi punti di vista in cui qualcuno pensa di fare da solo, allora si mette a rischio non solo il mercato dell’energia, ma anche la trave fondante dell’Ue, il mercato unico”.

Sempre nel fine settimana è arrivato l’alert del Centro studi di Confindustria, che ha sottolineato che in Italia sta aumentando il rischio di una stagnazione, con il prezzo del gas che sta di nuovo salendo e il caro-energia che fa salire i costi ormai da 22 mesi:

Gli indicatori – si legge nel rapporto – sono al ribasso, anche riguardo la domanda; il turismo, esaurito il rimbalzo, potrebbe spingere meno in inverno, come già le costruzioni in estate”.

Lo scorso giovedì il Consiglio europeo, al termine di una riunione, ha diramato la seguente nota:

“Il Consiglio europeo si compiace dei progressi compiuti e invita il Consiglio a portare urgentemente a termine i lavori sulle proposte di un regolamento” sull’energia “che istituisca un meccanismo di correzione del mercato per proteggere i cittadini e l’economia da prezzi eccessivamente elevati.

La decisione sul price cap sul gas è stata demandata al Consiglio Ue sull’energia che si riunirà proprio nella giornata di oggi.

Su quanto emergerà dall’Ue nel corso delle prossime ore, Mps Capital Services ricorda che lo scorso giovedì “i leader UE hanno chiesto di trovare un accordo velocemente, vedremo se questa richiesta sarà sufficiente per smuovere le acque”.

Stando ad alcune fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha rimarcato la necessità di trovare una soluzione sulla questione del prezzo del gas.

Non solo price cap gas, eventi e dati di questa settimana

La settimana che si è appena aperta, si legge nel report di Mps Capital Services, sarà caratterizzata anche da alcuni eventi, che vedranno protagoniste, ancora, le banche centrali, dopo la carrellata di annunci su rialzi dei tassi che, la scorsa settimana, ha visto protagonista la Fed e la Bce in particolare, con tanto di trauma per i BTP e per lo spread BTP-Bund.

Dal report emerge che “saranno da seguire i discorsi di alcuni membri BCE lunedì e martedì per valutare se i toni rimarranno quelli da ‘falco’” scrivono gli analisti. In programma martedì la riunione della Banca del Giappone.

Sebbene (da parte della Bank of Japan) non siano attese modifiche di politica monetaria, negli ultimi giorni sono uscite indiscrezioni legate ad una review il prossimo anno della strategia dell’istituto che potrebbe portare ad un cambio di atteggiamento più restrittivo (ricordiamo che il governatore Kuroda terminerà il mandato il prossimo aprile)“.

In programma anche le riunioni di alcune banche centrali emergenti, tra le quali quella ungherese (martedì) e turca (giovedì) attese mantenere fermi i rispettivi tassi di riferimento”.

Sul fronte macro, si inizia lunedì con il dato principale della settimana ovvero la fiducia degli imprenditori tedeschi (indice IFO) che è attesa mostrare un’accelerazione in base al consenso raccolto da Bloomberg, nonostante le proiezioni future sull’economia tedesca siano tutt’altro che positive (la Bundesbank si aspetta una contrazione dell’economia fino a metà 2023, con recupero graduale nella seconda parte dell’anno)”.

Negli USA, dopo la fiducia dei consumatori di dicembre (attesa mercoledì in lieve rialzo) sono previsti una serie di dati sul settore immobiliare spalmati su tutta la settimana, per concludere venerdì con i consumi e redditi delle famiglie di novembre attesi in crescita su base mensile”.