Notizie Notizie Mondo Il prezzo delle azioni Facebook rivisto verso l’alto – Il commento del gestore

Il prezzo delle azioni Facebook rivisto verso l’alto – Il commento del gestore

15 Maggio 2012 07:01

Il valore di Facebook alla quotazione potrebbe superare i 100 miliardi di dollari. E’ quanto emerge da alcune indiscrezioni riportate dalla stampa americana secondo le quali il social network fondato da Marck Zuckerberg si appresterebbe a rivedere verso l’alto la forchetta di prezzo inizialmente indicata per lo sbarco al Nasdaq. Ogni azioni Facebook, secondo le nuove stime, potrebbe essere valorizzata tra i 34 e i 38 dollari per azione, mentre nei documenti presentati dalla società di Menlo Park si ipotizzava un intervallo tra i 28 e i 35 dollari. Se le indiscrezioni fossero confermate, il valore di Facebook all’esordio potrebbe raggiungere i 104 miliardi di dollari, contro un valore massimo di 96 miliardi sulla base della precedente valutazione.

Sulla prossima quotazione di Facebook, Finanza.com ha intanto raccolto il commento di Ian Warmerdam, co-gestore del fondo Henderson Horizon Global Technology.

“Crediamo fortemente sia nella forza del trend positivo che stanno avendo i social media sia nella posizione dominante di Facebook all’interno di questo scenario”, esordisce il money manager ricordando che Facebook a livello mondiale vanta 901 milioni di utenti attivi al mese alla fine di marzo 2012, e un tasso di penetrazione sugli utenti internet di tutto il mondo pari al 40 per cento.

Ma vale la pena investire in Facebook (gli investitori italiani non potranno partecipare al collocamento ma solo acquistare il titolo successivamente alla quotazione)?

“Guardando a Facebook come a un investimento – spiega Warmerdam – la domanda chiave rimane come poter monetizzare questa base di utenti. La pubblicità, che rappresenta l’82% dei profitti nell’ultimo trimestre, è la strada che l’azienda ha fin qui intrapreso per raggiungere questo scopo. Tuttavia, confrontando le percentuali di click (click-through rates) delle campagne pubblicitarie su Facebook (0,06%), con quelle del motore di ricerca più utilizzato (2,10%) e con quelle attraverso i banner (0,11%) si scopre che l’azienda ha qualche difficoltà a trovare il giusto equilibrio – vale a dire aumentare le performance pubblicitarie senza influenzare negativamente la qualità dell’esperienza degli utenti, che è stata la ragione del successo di Facebook. L’azienda sta portando avanti una serie di progetti su questo fronte e noi attendiamo il risultato con grande interesse”.

Per quanto riguarda le valutazioni il fund manager si dice convinto che nonostante una capitalizzazione vicina ai 100 miliardi possa sembrare eccessiva nel breve termine, “siamo abbastanza ottimisti per quello che riguarda il lungo periodo, considerando l’intrinseco potenziale di capitalizzare con successo l’enorme base di utenti”.