Notizie Notizie Italia Powell su tagli tassi Fed: “Prima inflazione deve tornare verso 2%”

Powell su tagli tassi Fed: “Prima inflazione deve tornare verso 2%”

6 Marzo 2024 15:22

Come previsto, Jerome Powell non ha alcuna intenzione di sbilanciarsi sulle tempistiche dei tagli dei tassi da parte della Fed. Secondo la bozza della testimonianza in programma oggi davanti alla Camera degli Stati Uniti, il presidente della Fed riconosce i “notevoli progressi” dell’economia statunitense nell’ultimo anno, ma sottolinea che l’inflazione rimane “al di sopra dell’obiettivo di lungo periodo del 2% del FOMC” e il mercato del lavoro è ancora “relativamente teso”.

Se l’economia si evolverà in linea con le stime, “sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre le restrizioni politiche ad un certo punto quest’anno”. Tuttavia, tagliare i tassi troppo presto o in misura eccessiva “potrebbe comportare un’inversione dei progressi sull’inflazione e richiedere una politica ancora più restrittiva”.

Powell: “Notevoli progressi per l’economia Usa, rischi più equilibrati”

La Federal Reserve resta “totalmente concentrata sul duplice mandato di promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi”, afferma Powell nella nota diffusa sul sito della Fed.

L’economia ha compiuto “notevoli progressi verso questi obiettivi nell’ultimo anno”. Malgrado l’inflazione rimanga al di sopra dell’obiettivo del 2% del FOMC, “si è notevolmente attenuata, senza un aumento significativo della disoccupazione”.

Pertanto, “con l’allentamento della tensione nel mercato del lavoro e il proseguimento dei progressi sull’inflazione, i rischi per il raggiungimento dei nostri obiettivi in materia di occupazione e inflazione si sono spostati verso un migliore equilibrio.”

Tuttavia, il Fomc rimane molto attento ai rischi legati all’aumento dei prezzi ed è “fortemente impegnato a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%”, in quanto “ripristinare la stabilità dei prezzi è essenziale per raggiungere un periodo prolungato di forti condizioni del mercato del lavoro a vantaggio di tutti.”

La visione di Powell su situazione economica attuale e prospettive

L’attività economica si è espansa “a un ritmo sostenuto nell’ultimo anno”, con un Pil 2023 in aumento del 3,1%, sostenuto dalla solida domanda dei consumatori e dal miglioramento delle condizioni di offerta.

Il mercato del lavoro rimane “relativamente teso”, anche se “le condizioni di domanda e offerta hanno continuato a raggiungere un migliore equilibrio”, afferma Powell, a due giorni dalla pubblicazione del job report di febbraio. Nel frattempo, il report Adp sulle buste paga nel settore privato hanno evidenziato un aumento di 140 mila unità, inferiore alle 150 mila previste.

L’inflazione si è “notevolmente attenuata nell’ultimo anno, ma rimane al di sopra dell’obiettivo di lungo periodo del 2% del FOMC”, come evidenzia il dato core Pce, in aumento del 2,8% annuo a gennaio. “Le aspettative di inflazione a più lungo termine sembrano essere rimaste ben ancorate”.

Powell prudente sui tagli dei tassi

Dopo aver inasprito significativamente la politica monetaria dall’inizio del 2022, il FOMC ha mantenuto invariati i tassi sui Fed Funds tra il 5,25% e il 5,5% dalla riunione di luglio e ha continuato a ridurre il bilancio ad un “ritmo sostenuto e in modo prevedibile”.

“La nostra posizione restrittiva della politica monetaria sta esercitando una pressione al ribasso sull’attività economica e sull’inflazione”, afferma il presidente. “Riteniamo che il nostro tasso ufficiale sia probabilmente al suo massimo per questo ciclo di inasprimento. Se l’economia si evolverà sostanzialmente come previsto, sarà probabilmente opportuno iniziare a ridurre le restrizioni politiche ad un certo punto quest’anno.”

Tuttavia, “ridurre le restrizioni politiche troppo presto o troppo potrebbe comportare un’inversione dei progressi che abbiamo visto nell’inflazione e, in ultima analisi, richiedere una politica ancora più restrittiva per riportare l’inflazione al 2%.”

Al tempo stesso, “allentare le restrizioni politiche troppo tardi o troppo poco potrebbe indebolire indebitamente l’attività economica e l’occupazione”.

Pertanto, la Fed valuterà “attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi”. In definitiva, il Fomc “non si aspetta che sarà opportuno ridurre la fascia obiettivo finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%”.

La reazione del mercato

Le osservazioni di Powell ribadiscono i messaggi giunti dalla maggior parte dei funzionari della Fed nelle ultime settimane: l’economia e il mercato del lavoro sono forti, il che significa che i politici possono prendere tempo e attendere ulteriori prove che l’inflazione stia tornando verso l’obiettivo del 2% prima di cominciare a tagliare i tassi di interesse.

In seguito alla diffusione della bozza, gli operatori di mercato continuano a scommettere su un primo taglio dei tassi a giugno, con una probabilità leggermente inferiore al 90%. Nel complesso, sono previste fra 3 e 4 riduzioni del costo del denaro quest’anno, in linea con le previsioni incluse nei dot plot della Fed. I responsabili aggiorneranno le loro proiezioni in occasione della prossima riunione, in calendario il 19-20 marzo.

Intanto, i futures di Wall Street puntano verso un’apertura positiva, con rialzi intorno al mezzo punto percentuale per i derivati su Dow Jones e S&P 500 e un guadagno superiore per il Nasdaq. Nel comparto obbligazionario, i rendimenti dei Treasury decennali scendono di 3 punti base al 4,12% e i biennali di 2 bp a 4,53%.