Poste Italiane mosca bianca del Ftse Mib, alza stime 2020 e non vede impatti da coronavirus
Poste Italiane alza le stime per l’anno in corso nonostante il coronavirus. Una struttura di business più diversificata, con una accelerazione negli ultimi anni verso la consulenza finanziaria e le assicurazioni per la clientela retail, permette al gruppo di fronteggiare meglio anche momenti difficili, come quello attuale. “Grazie alla trasformazione industriale, portata avanti negli ultimi anni, Poste Italiane è un’azienda solida e grazie a un modello di business diversificato è ben posizionata per affrontare scenari di stress, come la situazione generata dalla diffusione del Covid-19”, ha detto Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale.
Per l’anno in corso, Poste ha alzato l’obiettivo dell’utile netto a 1,3 miliardi dal precedente 1,1 miliardi, con crescita della redditività sottostante. I ricavi sono visti salire a 11,1 miliardi e l’Ebit posizionarsi a 1,8 miliardi (contro la precedente stima ferma a 1,6 miliardi), grazie a un maggior contributo della divisione Insurnace e Payments, Mobile&Digital. Nessun impatto al momento derivante dal coronavirus. “Partendo dal presupposto che ci si possa avviare verso una stabilizzazione del contesto – ha continuato Del Fante – continueremo a monitorare la situazione e a fare tutto quanto in nostro potere per proteggere e supportare in questo momento il nostro personale, i nostri clienti e gli stakeholder. Confidiamo nelle leve operative e gestionali del Gruppo Poste Italiane per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi”.
Intanto Poste ha chiuso il 2019 con risultati migliori delle attese. I ricavi sono cresciuti dell’1,6% a 11,04 miliardi di euro. Escluse le plusvalenze l’aumento è stato del 3,2% a 10,7 miliardi. L’Ebit si è attestato a 1,77 miliardi, evidenziando un progresso del 18% e superando l’obiettivo di 1,6 miliardi previsto per il 2019. L’utile netto è invece sceso del 4% a 1,34 miliardi, ma escluse le voci straordinarie è salito del 7,3% a 1,26 miliardi. Gli analisti avevano previsto ricavi pari a 10,93 miliardi di euro, Ebit a quota 1,678 miliardi e utile pari a 1,17 miliardi. “Abbiamo superato per il secondo anno consecutivo i nostri obiettivi finanziari, raddoppiando l’utile netto del 2016, sulla base della crescita dei ricavi ricorrenti e di una continua attenzione alla razionalizzazione dei costi”, ha sottolineato l’amministratore delegato.
Alla luce di questi risultati, Poste ha proposto di distribuire un dividendo di 0,463 euro per azione per l’esercizio del 2019, in crescita del 5% rispetto al 2018 e in linea con il piano strategico Deliver 2022. In una seduta di forti ribassi, l’azione Poste riesce ad evitare le vendite e salire dello 0,40% in testa al paniere principale. E’ l’unico titolo del Ftse Mib a mostrare oggi segno più.