Azimut precipita ancora: -31% dai top e analisti ora vedono un 2020 più buio per effetto mercati
Pioggia di vendite anche oggi su Azimut con il titolo che è stato sospeso più volte per eccesso di ribasso arrivando a cedere oltre il 6% a quota 16,485 euro. In due settimane, dai top del 19 febbraio, il titolo segna un calo di oltre il 31% scivolando ai minimi dallo scorso ottobre.
I conti 2019 hanno visto l’utile balzare a 370 milioni di euro, in crescita del 203% rispetto al 2018. Il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha riportato ricavi consolidati pari a 1,05 miliardi nel 2019 (+40% rispetto ai € 748 milioni nel 2018) e il reddito operativo consolidato a 445 milioni di euro (+131% rispetto ai € 193 milioni nel 2018). Le attese di consensus degli analisti erano di utili a 371 milioni di euro, ricavi a 1,03 miliardi. Il CdA di Azimut ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo ordinario di 1 euro per azione. La data di pagamento del dividendo è prevista per il 20 maggio 2020, con stacco cedola il 18 maggio 2020.
Stime utili 2020 a rischio
Azimut ha confermato a 300 milioni di euro il target di utile netto per il 2020, assumendo mercati normali. Gli analisti di Equita hanno invece tagliato la stima per il 2020 a 248 milioni. Dalla conference call è emerso che la guidance incorpora performance fees per circa 50 milioni e il nuovo metodo di calcolo delle performance fees (con riduzione costi per il cliente) verrà implementato gradualmente entro il primo semestre dell’anno. Per il private market l’obiettivo è 2 miliardi di AUM entro fine 2020.
La raccolta a febbraio è stata di 362 milioni, di cui 103 mln di AUM (e 150 mln private mkt) con saldo da inzio anno di 934 mln rispetto ai 3,2 mld stimati da Equita che ha ridotto la stima di utile 2020-2021 a 247-253 mln da 291-293 mln (-15%) per incorporare minori performance fees (sul 2020 a 41 mln da 51 mln), un effetto mercato negativo sugli AUM (-3,5% da 0%) e un tax-rate più alto (13% da prec. 10%). Il target price indicato dalla sim milanese è sceso a 19,2 euro dai 21,5 precedenti.