Per Poste Italiane suona l’ora dei conti e del primo acconto dividendo, la view degli analisti per il 3° trimestre
Poste Italiane si appresta a comunicare i conti trimestrali. Il consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Matteo Del Fante è chiamato oggi all’approvazione dei risultati del terzo trimestre 2019 che domani verranno comunicati ufficialmente al mercato. Poste Italiane si presenta all’appuntamento con i numeri trimestrali forte del rally che l’ha portata a infrangere il muro degli 11 euro e a d aggiornare i massimi storici. Il debutto in Borsa di Poste Italiane è avvenuto circa 4 anni fa (era il 27 ottobre 2015), con il prezzo di collocamento fissato a quota 6,75 euro.
Poste dovrebbe comunicare l’entità dell’acconto sul dividendo relativo al bilancio 2019 che si accinge a distribuire per la prima volta; la novità è stata annunciata a margine della presentazione dei risultati del secondo trimestre. L’acconto arriverà nel corso di questo trimestre. Il piano Deliver 2022 indica un aumento del dividendo del 5% annuo per il 2019 e il 2020.
Le attese per il penultimo trimestre dell’anno
Poste Italiane dovrebbe mandare in archivio il terzo trimestre 2019 con ricavi pari a 2,551 miliardi di euro pressoché in linea con il giro d’affari di un anno fa quando era pari a 2,522 miliardi. Nel dettaglio le vendite dell’attività “servizi finanziari” sono attese in area 1,164 miliardi e quelle “servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione” a quota 808 milioni. Questi i dati di consensus (aggiornati allo scorso 22 ottobre) pubblicati sul sito di Poste Italiane, calcolati utilizzando un campione delle più recenti stime elaborate dai principali broker che seguono il titolo. Nel trimestre in esame l’Ebit è visto a 431 milioni contro i 456 milioni del trimestre chiuso al 30 settembre 2018, mentre l’utile d’esercizio è atteso in discesa a quota 298 milioni rispetto ai 321 milioni dell’analogo periodo nel 2018.
Analisti divisi dopo balzo a livello record
Con l’accelerazione di oltre il 58% da inizio anno, Poste Italiane è tra i migliori dell’indice Ftse Mib con titolo che ha più volte aggiornato i massimi storici.
Nei giorni scorsi, proprio in vista dei conti, gli analisti di Banca Akros hanno iniziato a prendere posizione su Poste Italiane, portando da accumulate a neutral la raccomandazione sul titolo, con prezzo obiettivo rivisto a 11 euro dai 10 precedenti. Banca Akros si attende un terzo trimestre 2019 debole, con i ricavi stimati a circa 2,55 miliardi di euro, in crescita dell’1% anno su anno grazie soprattutto al business Insurance (+16%). “L’aumento soft dei ricavi, insieme a maggiori costi operativi (+ 3% a/a) probabilmente ridurranno l’utile operativo a 425 milioni di euro (-7% a/a)”, spiegano gli analisti di Akros che comunque vedono i numeri dei 9 mesi 2019 consistenti con il target di utile operativo per l’intero anno di circa 1,6 miliardi.
Per Goldman Sachs Poste Italiane rappresenta una ‘buy opportunity’. In un report datato 21 ottobre gli esperti della banca d’affari americana hanno alzato la raccomandazione sul gruppo romano a buy dal precedente neutral con il target a 12 mesi fissato ora a 13 euro da 10. In particolare, “il management si è dimostrato una forte capacità di esecuzione sviluppando nuovi business che sono andati a colmare i vuoti di mercato”, spiegano da Goldman rimarcando inoltre che il gruppo ha battuto le aspettative degli analisti in termini di Ebit in ciascuno degli ultimi nove trimestri.
Il target price medio indicato degli analisti su Bloomberg è di 10,92 euro, al di sotto dell’attuale valutazione attuale del titolo Poste Italiane (-1,6%). Sono 7 gli analisti con rating Buy, 6 con Hold e solo 1 Sell.