Ftse Mib: arrivano i conti di Intesa e Azimut, ecco i titoli da monitorare oggi
Piazza Affari prova a dare seguito al rally delle prime due sedute di novembre in attesa dei conti delle big bancarie. Il Ftse Mib, che nell’ultima seduta è salito dell’1,64%, segna +0,25%% a quota 23.368 punti, sui nuovi massimi annui. Da inizio anno il Ftse Mib segna un roboante +27%. A tenere banco sui mercati è ancora la partita commerciale tra Stati Uniti e Cina con gli operatori che confidano in sviluppi positivi nelle prossime settimane. Dopo le parole incoraggianti del presidente americano Donald Trump, il Financial Times ha riportato che Washington sta pensando di eliminare i dazi su 112 miliardi di dollari di prodotti cinesi per dimostrare la volontà di raggiungere un accordo iniziale.
A PRANZO CON INTESA E AZIMUT
Si muove bene Intesa Sanpaolo che sale di oltre l’1% in attesa dei conti del terzo trimestre. I conti arriveranno come di consueto dopo le 13 con conference call del ceo Carlo Messina alle ore 15:00. Il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg vede l’utile netto trimestrale di Intesa Sanpaolo attestarsi a 1,078 miliardi di euro, in flessione rispetto agli 1,216 mld del secondo trimestre 2019. Un anno fa era invece stato di 833 milioni di euro (terzo trimestre 2018). Gli sforzi di riduzione dei costi, rimarca Bloomberg Intelligence (BI), potrebbero far scendere le spese di circa il 3% in meno rispetto all’anno precedente. Intesa Sanpaolo, assieme a Mediobanca, è la banca tricolore che presenta multipli più alti in virtù di una posizione di capitale “più solida e ratio più efficienti”, scrive il team di BI.
Conti in arrivo anche per Azimut che alzerà il velo sui conti del terzo trimestre nel primo pomeriggio. Il consensus per il trimestre vede ricavi a 233,2 mln, Ebit a 82,7 mln e utile netto a 68,6 mln. Secondo Mediobanca Securities i ricavi totali saranno in crescita del 23% rispetto all’anno precedente, pari a 233 milioni di euro. Gli analisti di piazzetta Cuccia stimano commissioni di performance di 23,2 milioni di euro (rispetto ai 29,7 milioni riportato nel 2° trimestre 2019 e € 14,8 milioni nel 3° trimestre 2018). Gli analisti stimano inoltre un utile operativo di 85,4 milioni di euro e un utile ante imposte pari a 84,6 milioni di euro. Inoltre i costi operativi totali aumenteranno del 9% su base annua insieme ad una crescita del 3% dei costi del personale e delle spese generali e amministrative.
GLI ALTRI TITOLI DA SEGUIRE OGGI
Ritraccia Ferrari (-0,71%) che ieri aveva aggiornato i massimi storici in scia alla trimestrale oltre le attese e alla revisione della guidance 2019. Gli analisti di Equita oggi hanno rivisto al rialzo le stime sul Cavallino Rampante con target price salito del 9% a 142 euro (rating hold confermato). Ferrari ha presentata la nuova strategia di brand extension con cancellazione del 50% dei contratti esistenti e nuove iniziative con limitati capex (esempio Armani, entertainment e ristorante stellato), L’obiettivo è generare il 10% dell’EBIT in 7/10 anni (stimabile in oltre 150 mln) rispetto all’attuale contributo che gli analisti stimano in 50 mln.
Focus anche su Mediobanca (+0,09%) e Generali (+0,45%) che vede il susseguirsi di rumor circa le intenzioni di Del Vecchio. Un articolo odierno di Repubblica interpreta l’aumento della partecipazione di Del Vecchio in Mediobanca con la volontà di assicurare maggior peso ai soci italiani in modo tale da garantire la possibilità a Generali – in cui alcuni imprenditori domestici fra cui Del Vecchio già controllano il 20% – di valutare operazioni straordinarie, finanziate eventualmente con un aumento di capitale.
Infine, FCA (-0,30%) dopo il grande rally dell’ultima settimana post annuncio dei colloqui con PSA per fusione. Intanto il gruppo Fca ha immatricolato 33.663 auto a ottobre, in calo dell’1,93% rispetto allo stesso mese del 2018 rispetto al +6,7% fatto segnare dal mercato. La quota di mercato scende dal 23,35 al 21,46%. Le immatricolazioni di FCA in Italia, che nel 2018 rappresentavano il 10% dei volumi di gruppo, risultano in deciso calo da inizio anno: considerando i primi 10 mesi ha venduto 386.946 vetture, con una flessione del 2,57% e quota che passa dal 26,39% al 23,8%. “Il dato di ottobre è coerente con la nostra stima di consegne in Emea nel 2019 (-8% a/a) di cui l’Italia rappresenta oltre il 30%”, rimarcano gli analisti di Equita.