Poste Italiane, i conti in arrivo il 22 luglio. Barclays fissa nuovo target e vede Tim tra i temi chiave

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Nel mese di luglio l’attenzione degli investitori verrà indirizzata nuovamente verso la stagione delle trimestrali. Come di consueto, le prime indicazioni arriveranno da Wall Street (calendario delle principali big Usa) e poi, via via, dall’Europa e da Piazza Affari.
Tra le prime società del Ftse Mib a comunicare i conti del primo semestre e del secondo trimestre c’è UniCredit (cda previsto il 22 luglio, anticipato rispetto al calendario iniziale) ma anche Poste Italiane (con i risultati in uscita sempre il 22 luglio).
In attesa della riunione del consiglio di amministrazione chiamato ad approvare i conti e della presentazione ufficiale dei numeri della prima parte dell’anno, Barclays ha rivisto al rialzo del 3% a 18 euro il prezzo obiettivo del gruppo guidato da Del Fante (confermata la raccomandazione equal weight) e si è soffermato sulla preview dei conti del secondo trimestre che “dovrebbero confermare le principali tendenze osservate nel primo trimestre“.
Poste Italiane: le attese di Barclays su utili ed Ebit
Tra poco più di tre settimane, il 22 luglio, Poste Italiane annuncerà i conti del primo semestre e del secondo trimestre dell’anno. Numeri passati al setaccio dal team di analisti di Barclays che si attendono un utile netto per il secondo trimestre pari a 536 milioni di euro e un Ebit di 798 milioni (+2% a/a).
“Poste ha fornito la guidance per il 2025 con i risultati dell’anno fiscale 2024 – segnalano da Barclays -. Non prevediamo aggiornamenti significativi, a parte ulteriori indicazioni sul NII e potenzialmente commenti sui progetti con Tim”.
Trend pagamenti e sviluppi con Tim: i possibili temi caldi della call
Nel report dedicato a Poste Italiane “What to watch for in Q2 results“, Barclays individua alcuni potenziali temi caldi attorno ai quali potrebbe concentrarsi la conference call. Tra cui il trend dei pagamenti che nel primo trimestre sono saliti del 6% su base annua, ma ad aprile i ricavi erano in rialzo del 15% a/a (secondo i commenti forniti dal management). Il che suggerisce una potenziale accelerazione nel secondo trimestre dell’anno in corso.
Altra questione sul tavolo le possibili discussioni sull’organizzazione del gruppo, come riportato in un articolo di fine giugno de “Il Sole 24 Ore” dal titolo “Poste Italiane al controllo di Tim avvia il cantiere del riassetto”. “A prima vista suggerisce una gestione più olistica delle componenti finanziarie del gruppo, il che, a nostro avviso, potrebbe essere positivo”, sottolineano gli esperti della banca UK.
Barclays aggiorna anche le stime 2025
Barclays rimette mano alla guidance di Poste, con una revisione al rialzo delle stime per l’utile netto rettificato 2025-2027. Nel dettaglio, i profitti adjusted 2025 sono attesi ora a 2,3 miliardi di euro (da 2,271 miliardi); a 2,278 miliardi nel 2026 (da 2,262 miliardi) e a 2,414 miliardi nel 2027 (da 2,407 miliardi).
Per i ricavi della divisione Financial Services le previsioni sono state riviste al rialzo dell’1% mentre i ricavi di gruppo sono attesi pressoché invariati per il 2025. “Manteniamo la stima per l’utile per azione di gruppo 2025-2027 sostanzialmente invariata”, indicano gli analisti precisando che i numeri indicati “riflettono già il contributo di Tim”.
Titolo e view analisti
Da inizio anno il titolo Poste Italiane ha mostrato una crescita di quasi il 34%, tra i migliori 10 dell’indice FTSE MIB. Dopo una decisa accelerazione da inizio aprile in poi (massimi dell’anno a 19,25 euro toccati lo scorso 30 maggio), nelle ultime settimane il titolo ha rallentato. Oggi l’azione mostra un lieve rialzo dello 0,14% a quota 18,17 euro.
Il consensus degli analisti su Bloomberg indica il 62,5% di giudizi Buy e il 31,3% Hold, mentre solo 1 analista dice Sell. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Poste un prezzo obiettivo a 18,76 euro con potenziale upside del 3% circa.