Notizie Notizie Italia Pirelli: accordo tra Camfin e ChemChina, controllo ai cinesi e Opa a 15 euro

Pirelli: accordo tra Camfin e ChemChina, controllo ai cinesi e Opa a 15 euro

23 Marzo 2015 08:08
Gli pneumatici Pirelli si apprestano a parlare cinese. Come da attese il colosso China Chemical Corporation (ChemChina) ha siglato una partnership con Camfin per rilevare la quota di controllo di Pirelli. ChemChina, attraverso la controllata China National Tire & Rubber Co. (CNRC) ha infatti raggiunto un accordo di compravendita e di co-investimento con Camfin e i suoi azionisti relativamente alla partecipazione del 26,2% del capitale ordinario di Pirelli detenuta da Camfin
L’intesa prevede che la sede e il Centro ricerca e sviluppo di Pirelli rimarranno in Italia.  
L’accordo prevede il successivo lancio di un’Opa sul rimanente capitale azionario ordinario di Pirelli a un prezzo di 15 euro per azione e lancerà l’Opa Volontaria sull’intero capitale di risparmio di Pirelli a un prezzo per azione di risparmio di 15 euro, condizionata al raggiungimento di non meno del 30% del capitale azionario di risparmio, con l’obiettivo di un potenziale delisting di Pirelli. 
Il titolo Pirelli ha aperto oggi in rialzo dell’1,64% a 15,48 euro. 

I cinesi rilevano quota Camfin a 15 euro per azione

L’acquisto sarà effettuato a un prezzo di 15 euro per azione ordinaria da parte di Bidco, detenuta al 100% da due società italiane di nuova costituzione (Newco e Holdco), che sarà controllata indirettamente da CNRC e partecipata da Camfin attraverso il reinvestimento di una porzione dei proventi derivanti dalla vendita. Al closing, Camfin reinvestirà una parte dei proventi della vendita attraverso la sottoscrizione, alle medesime condizioni di CNRC, di una partecipazione nella Newco che rappresenterà inizialmente fino ad massimo del 49,9% del capitale.
Il completamento dell’acquisto da parte di Bidco è previsto entro la fine dell’estate del 2015. Completato l’acquisto iniziale da parte di Bidco, CNRC, Camfin, Coinv (una società indirettamente controllata da Marco Tronchetti Provera e con quote 3 detenute da Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A.) e Long Term Investments Luxembourg S.A. (LTI), una società russa d’investimento privata, sottoscriveranno il patto parasociale. E’ previsto che il ceo di Pirelli avrà il potere di decidere quando quotare nuovamente la società.

Delisting non certo, dipenderà da decisione soci minoranza
In caso di successo delll’Opa, ChemChina avrà circa il 65% della newco, con gli attuali soci al 35% (22,4% gli italiani e 12,6% per Rosneft). Da valutare cosa faranno i soci di minoranza che potrebbero decidere di non aderire all’offerta. In particolare la famiglia Malacalza che detiene circa il 7% e potrebbe impedire di fatto il delisting che scatta solo quando si raggiunge il 95% del controllo di una società quotata. 

 
Governance: presidente cinese, ceo rimarrà Tronchetti  
Il patto parasociale  prevede che Marco Tronchetti Provera, attuale presidente e ad del gruppo della Bicocca, resterà ceo e vicepresidente esecutivo. Ai cinesi spetterà la nomina del presidente di Pirelli. Nel caso di delisting, il cda sarà composto da 8 consiglieri di nomina cinese e 8 di nomina di Camfin e dei russi. Invece se Pirelli resterà quotata 8 saranno nominati da Cnrc, 4 da Camfin e dai russi e 3 di minoranza.