Pil Italia: crescita zero nel quarto trimestre del 2014
E’ crescita zero in Italia nel quarto trimestre del 2014. Questa la sentenza dell’Istat che ha diffuso oggi i dati finali relativi all’ultima parte dell’anno scorso. L’istituto di statistica ha così confermato le stime preliminari diramate lo scorso 13 febbraio ma ha peggiorato le previsioni su base annua. Nel quarto trimestre del 2014 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato ha registrato una variazione nulla rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,5% nei confronti del quarto trimestre del 2013. La stima preliminare aveva rilevato la stessa variazione congiunturale ma era emersa una diminuzione tendenziale dello 0,3%.
L’Istat fa notare che il quarto trimestre del 2014 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre del 2013. Nel 2014 il Pil corretto per gli effetti di calendario è diminuito dello 0,4%. L’istituto spiega che il 2014 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al 2013. La variazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1%.
Rispetto al trimestre precedente i principali aggregati della domanda interna registrano una lieve risalita, con una crescita dello 0,2% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Anche importazioni ed esportazioni sono aumentate, con incrementi rispettivamente dello 0,3% e dell’1,6%.
L’Istat ha comunque mostrato ottimismo per il primo trimestre del 2015. Nella “Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana” diffusa la settimana scorsa, l’istituto ha rilevato un rafforzamento dei segnali positivi sull’economia italiana. “Al miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese registrate a febbraio si affianca l’aumento della produzione industriale a dicembre e quello del fatturato dei servizi nel quarto trimestre del 2014”. Tra le note dolenti “permangono tuttavia difficoltà nel mercato del lavoro e si conferma la fase deflazionistica, seppure in attenuazione”. L’indicatore composito anticipatore dell’economia ha registrato una variazione positiva per il secondo mese consecutivo e in questo contesto “per il primo trimestre 2015 è previsto il ritorno alla crescita del Pil”. Nei primi tre mesi dell’anno la variazione congiunturale reale del Pil è prevista al +0,1%, “con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%”.