Notizie Notizie Italia Pil, Borghi replica a Dombrovskis: ‘ridicolo, incertezza politica di cui parla solo per colpa Ue’

Pil, Borghi replica a Dombrovskis: ‘ridicolo, incertezza politica di cui parla solo per colpa Ue’

1 Febbraio 2019 08:39

Il nuovo caso che scoppia tra Roma e Bruxelles vede protagonisti Claudio Borghi, economista della Lega e presidente della Commissione bilancio della Camera, e Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea.

Il pomo della discordia è più di uno: si va dalla recessione tecnica in cui l’Italia è ufficialmente scivolata nell’ultimo trimestre del 2018, confermata dai dati sul Pil del quarto trimestre resi noti ieri dall’Istat, al rischio secondo molti collegato che il governo lanci una manovra correttiva.

Rischio già smentito dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Tutto è partito dalla dichiarazione di Dombrovskis che ha motivato il trend del Pil italiano, in parte con l’incertezza politica del paese.

Immediata la reazione di Claudio Borghi, che ha detto la sua interpellato da Radio Anch’Io su Radio 1 rai.

Dombrovskis, ha detto Borghi, “come al solito non perde occasione di rendersi abbastanza ridicolo“. Quell’incertezza politica di cui parla che avrebbe pesato sull’economia italiana, ha aggiunto, “c’è stata solo per colpa dell’Unione europea”.

Il presidente della Commissione di bilancio della Camera ha messo in chiaro come, a suo avviso, le politiche del governo M5S-Lega siano sempre state molto certe:

“Le nostre politiche sono sempre state molto certe, il tira e molla c’è stato solo perché l’Ue ha voluto contrastarle per poi chiedere con sostanziale identità con quello che avevamo preventivato”. Di conseguenza, ha aggiunto, “tutta questa incertezza certo non dipende da noi ma anche dal signor Dombrovksis”.

Così ieri Borghi aveva commentato i dati sul Pil e la recessione tecnica che ha colpito l’Italia negli ultimi due trimestri del 2018:

“I dati che stanno uscendo adesso si riferiscono al 2018. Sappiamo che la congiuntura internazionale è difficoltosa, però guardiamo al 2019: l’asta Bot è andata benissimo, la fiducia dei consumatori sta crescendo. E sono convinto che sarà un anno molto migliore. La prospettiva è di fare meglio dei nostri concorrenti. Fino ad adesso l’Italia ha sempre fatto peggio di tutti. È il fanalino di coda in Europa, non si può cambiare la congiuntura economica internazionale ma si può cercare di fare meglio degli altri. Quello che cercheremo di fare è la semplificazione. Se ne sono già accorti milioni di italiani che stanno aderendo in massa alla semplificazione da partite iva con la flat tax. Quest’anno sarà l’anno della flat tax per tutti che significa: semplificazione, crescita, sviluppo”.

Claudio Borghi era stato già chiaro riguardo alla sua interpretazione sulla dinamica dei Pil giorni fa, quando aveva commentato le dichiarazioni di Bankitalia.

In quell’occasione aveva  sottolineato che “i rischi di recessione evidenziati da Bankitalia” si riferivano al 2018 e “al periodo pre-manovra”, e aveva confermato di conseguenza “la necessità di una manovra espansiva”.

E anche oggi, ai microfoni di Radio Anch’Io, è tornato a spingere su questo punto. Altro che manovra correttiva, ha fatto notare:

“Se uno dovesse ipotizzare una manovra aggiuntiva adesso, che l’economia è in stagnazione, allora dovrebbe ipotizzarla in maggiore deficit“.

Ieri, la pubblicazione dei dati sul Pil da parte dell’Istat ha dato il via a un’ondata di polemiche nei confronti dell’esecutivo giallo-verde, soprattutto per la dichiarazione del vicepremier, leader del M5S e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio , che ha dato la colpa al governo precedente di Paolo Gentiloni.

“I dati Istat testimoniamo una cosa fondamentale. Chi stava al Governo ci ha mentito. Non ci ha portato fuori dalla crisi”, ha detto il leader 5 Stelle.

L’accusa, in particolare, è stata rivolta al governo di Gentiloni:

“La legge di bilancio è stata approvata al 31 dicembre. In questo mese stiamo lavorando ai decreti attuativi per far partire una serie di misure. Credo che i dati Istat certifichino il fallimento della legge di bilancio di Gentiloni e l’idea per cui si dovesse stare attenti solo alle regole europee sacrificando i cittadini italiani. Questa è una manovra espansiva e permette di spendere velocemente i soldi che mettiamo nell’economia”.

Ancora Di Maio: “I dati dell’asta dei Btp sono molto incoraggianti. Vuol dire che c’è grande fiducia nel nostro Paese”.  Con la riforma delle pensioni, inoltre,”libereremo tanti posti di lavoro. Qualcuno dice non saranno un milione, ma sicuramente saranno più di quelli previsti prima di quota 100″.