Piazza Affari sulla parità: Ftse Mib mantiene (a fatica) la soglia dei 22.000 punti
Piazza Affari è poco mossa, in linea con gli altri listini europei, con le tensioni geopolitiche che invitano alla prudenza e un clima festivo che assottiglia gli scambi. Dopo un avvio in moderato ribasso, l’indice Ftse Mib riduce le perdite e staziona sulla parità non abbandonando quota 22.000 punti, conquistata ieri grazie a una performance migliore rispetto alle altre Borse del Vecchio continente.
Tra i singoli titoli, deboli quelli del cemento, con Buzzi Unicem che scivola sul fondo del paniere principale dopo la multa Antitrust sul settore, ma tutto sommato limita i danni con un -0,66%. Fa peggio Cementir con un -1,57%. Dall’altro lato, tra i migliori di Piazza Affari spicca Banca Generali con un +1,5%, seguita da Ferrari, in progresso di oltre 1 punto percentuale.
Tra le altre storie, si segnala Telecom Italia che cede lo 0,2%. Ieri sera l’azionista Vivendi ha detto di non esercitare alcun controllo di fatto sul gruppo italiano delle tlc, ritenendo che la quota detenuta in Telecom Italia non sia sufficiente a determinare alcuno stabile esercizio di un’influenza dominante in assemblea (Leggi QUI).