Notizie Notizie Italia Piazza Affari chiude il mercoledì in rosso sui minimi di giornata

Piazza Affari chiude il mercoledì in rosso sui minimi di giornata

15 Ottobre 2008 16:34

La seduta di Borsa infrasettimanale si era aperta all’insegna del rosso e delle prese di profitto e della negatività che la chiusura di Wall Street del giorno prima aveva diffuso. Tale negatività, che chiama in causa tutte le conseguenze nefaste dell’attuale crisi finanziaria sull’economia reale, è proseguita nella sessione di mercoledì, con il listino a stelle e strisce che ha aperto in calo nel pomeriggio italiano, facendo così ampliare le perdite ai listini del Vecchio continente. A complicare il quadro ci si è messa anche l’indiscrezione di mercato secondo cui un grosso hedge fund sarebbe saltato in aria. Intanto, il premier italiano, Silvio Berlusconi, questa volta ha messo in guardia circa il pericolo di Opa ostili da parte dei fondi sovrani, con le quotazioni azionarie così depresse. E’ bastato tutto questo per far chiude il Mibtel a 16.840 punti (-4,95%) e l’S&P/Mib40 a 22.221 punti (-5,33%).


All’interno del listino delle 40 blue chip milanesi, sono letteralmente crollate Buzzi Unicem (-11,62%) e Tenaris (-11,63%). Il titolo attivo nel settore cementiero ha risentito in modo particolare del report giunto in giornata in cui gli analisti di Jp Morgan hanno confermato il rating “neutral” ma hanno tagliato il target price da 16 a 14 euro. Le azioni della ex Dalmine, invece, sono scivolate sul nuovo tonfo del petrolio, con il Brent che in giornata è arretrato con forza tornando sotto quota 71 dollari al barile. Il secco ritracciamento dell’oro nero ha ostacolato anche la sessione di Eni (-5,82%) e Saipem (-6,05%).


Anche StMicroelectronics ha chiuso la seduta in abito rosso scuro, con un calo di oltre il 9%, soprattutto a causa del downgrade a “underweight” da “buy” giunto dagli analisti di Merrill Lynch. Chiusura in netta controtendenza, invece, per le azioni a marchio Mondadori, che hanno preso l’8,66%, nel giorno dopo l’annuncio, in tarda serata, della cessione dell’80% della divisione printing al Gruppo Pozzoni. Bene anche Seat pagine gialle, che, dopo la fiammata del giorno prima, ha guadagnato un altro 6% circa. Il mercato sembra che continui a speculare sulla possibilità di un imminente delisting dei titoli del gruppo guidato da Luca Majocchi.

Carlotta Scozzari