Borse: fine dell’euforia anche in Europa
Arriva al capolinea anche in Europa la ventata di ottimismo portata dall’intervento delle autorità politiche e monetarie per ristabilire la fiducia all’interno del sistema bancario. Dopo la chiusura in rosso di Wall Street, anche le Piazze europee hanno aperto con segni negativi. Non fa eccezione Piazza Affari, dove i principali indici hanno esteso le flessioni nell’ultima mezz’ora. Il Mibtel cede lo 0,67% a 17598 punti, mentre l’S&P/Mib l’1,08% a 23217 punti. Le cose vanno peggio per alcuni dei maggiori listini continentali. Il Dax tedesco cede il 2%, il Ftse100 londinese l’1,71% e il Cac40 parigino l’1,84%. A livello settoriale le peggiori performance sono segnate da materie di base e industriali, mentre resta solo parzialmente in positivo il comparto dei media.
A Milano si mette in luce soprattutto il titolo Mondadori, anche sospeso per eccesso di rialzo, dopo che la societàp ha annunciato ieri la cessione dei propri asset tipografici al gruppo Pozzoni con una valorizzazione in 145 milioni di euro.
Prosegue anche il rally di Seat Pagine Gialle, anch’essa sospesa al rialzo, mentre sul lato opposto sono deboli alcuni finanziari come Intesa Sanpaolo, Unipol e Ubi Banca. Sulle montagne russe invece il titolo Fiat, scivolato inizialmente sotto gli 8 euro in scia ai dati sulle immatricolazioni europee e successivamente risalito fino agli attuali 8,355 euro (+3,2%). Il gruppo Fiat ha visto crescere la sua quota di mercato dello 0,66% al 7,7%, ma in un contesto di forte crisi, con le immatricolazioni complessive calate del 9,3% nell’Europa a 15 Paesi (-8,2% nell’Europa a 27). Un dato che si è riflesso nel -1,1% del gruppo del Lingotto.