Piazza Affari balza ancora: +1% con sponda Asia e M&A banche negli Usa. I titoli del Ftse Mib da monitorare oggi
Piazza Affari si muove in territorio positivo in questa prima seduta settimanale, festeggiando, insieme agli altri listini d’Europa, le buone notizie giunte dall’Asia. In uno scenario in cui la questione pandemia resta sempre una delle principali preoccupazioni per gli investitori, i buoni dati economici di Giappone e Cina hanno alimentato le speranze di una possibile ripresa dell’economia globale. In particolare, il Pil del Giappone è cresciuto nel terzo trimestre dell’anno al ritmo annualizzato del 21,4% e del 5% su base trimestrale. Il dato ha confermato l’uscita del Giappone dalla recessione. Dalla Cina invece ha sorpreso in positivo il balzo della produzione industriale che a ottobre è salita su base annua del 6,9%, meglio del +6,7% atteso dal consensus e allo stesso ritmo di settembre.
Sempre dall’Asia positive le notizie che sono giunte nel fine settimana relative alla firma di un nuovo accordo commerciale per l’area Asia-Pacifico. “La firma di un nuovo accordo commerciale tra 15 nazioni dell’Asia del Pacifico, denominato Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) è una notizia gradita, che segna la prima partnership commerciale in assoluto tra Cina, Giappone e Corea del Sud, insieme all’arruolamento di una serie di accordi minori tra altre 12 nazioni dell’Asia del Pacifico, tra cui Australia, Singapore, Thailandia e Vietnam”, sottolinea ancora Michael Hewson di CMC Markets UK. Si stima che il raggruppamento di questi vari mini accordi, spiega l’esperto, potrebbe ridurre in modo significativo gli attriti commerciali e contribuire a offrire una spinta significativa al Pil asiatico nei prossimi anni.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib prosegue la sua salita iniziata a inizio mese, segnando un progresso intorno a 1 punto percentuale e superando la soglia psicologica dei 21.000 punti a 21.100 punti. Il bilancio di novembre vede finora l’indice apprezzarsi del 16,5%. Il Ftse Mib sta cercando la forza per portarsi al test dei 21.155 punti, il 61,8% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a febbraio 2020. Il superamento di questo livello potrebbe permettere recuperi verso 22.000 e 22.500 punti.
Tra i titoli del paniere principale si mette in evidenza Leonardo con un +3,5%. Il Dipartimento della Difesa Usa ha esercitato l’opzione per l’acquisto di ulteriori 36 elicotteri TH-73A per un valore di 171 milioni di dollari, nell’ambito del programma per la realizzazione del nuovo sistema di addestramento avanzato per la Us Navy. Produzione e consegna saranno completate entro il dicembre 2022. La segue Bper Banca con un balzo del 3% e si mette in mostra anche Unicredit con +2% circa in area 8,27 euro. In evidenza è tutto il settore bancario sospinto dall’operazione di M&A oltreoceano dove PNC Financial ha acquisito le attività USA di BBVA per un valore di $11,6 miliardi.
Bene anche Poste Italiane (+1%) che dà seguito al rally post-conti trimestrali. Dopo aver archiviato la seduta di venerdì con i volumi più elevati dal 19 giugno (col oltre 8,1 milioni di azioni scambiate), oggi Poste ha annunciato di aver raggiunto un accordo preliminare per la possibile acquisizione di Nexive, operatore postale attivo in Italia con una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza. Attenzione a Nexi, che dopo un avvio sprint si sgonfia, segnando un progresso dello 0,6%. Nexi ha raggiunto l’accordo di fusione con la danese Nets, dando vita alla paytech leader in Europa. Sul fronte opposto, invece, scivola sul fondo del listino Prysmian con un debole -0,6%.
La seduta sarà movimentata da alcuni eventi. Dal fronte macro, in arrivo l’inflazione in Italia, mentre tra gli appuntamenti si segnala quello con il presidente della Bce, Christine Lagarde, che interverrà al ‘Pioneers of change summit’ organizzato dal World Economic Forum.