Petrolio: segno meno per i prezzi, la produzione saudita scende ai minimi da 19 mesi
Seconda seduta consecutiva con il segno meno per le quotazion del greggio. Dopo il -0,29% di venerdì, oggi il derivato con consegna aprile arretra dello 0,4% a 117,19 dollari il barile. Nonostante il recente peggioramento del quadro macro, in particolar modo nel Vecchio continente, i prezzi del greggio del Mare del Nord risultano supportati dalle notizie in arrivo dal Medio Oriente.
Da un lato le quotazioni beneficiano delle tensioni legate al nucleare iraniano, dopo il fallimento dei recenti negoziati un nuovo round di trattative dovrebbe iniziare il prossimo 26 febbraio, e dall'altro un supporto è fornito dal calo della produzione saudita, scesa a dicembre ai minimi da 19 mesi a 9,03 milioni di barili, il 4,8% in meno rispetto a novembre.
Da un lato le quotazioni beneficiano delle tensioni legate al nucleare iraniano, dopo il fallimento dei recenti negoziati un nuovo round di trattative dovrebbe iniziare il prossimo 26 febbraio, e dall'altro un supporto è fornito dal calo della produzione saudita, scesa a dicembre ai minimi da 19 mesi a 9,03 milioni di barili, il 4,8% in meno rispetto a novembre.