L. Jannelli: Guerra delle valute o semplicemente un nuovo futuro per il dollaro?
Non è in corso una guerra delle valute. È quanto rileva il capo economista di MIG Bank Luciano Jannelli. La view dell'esperto si basa in primo luogo sul fatto che "se l'obiettivo fosse il deprezzamento del valore nominale di tali monete si potrebbe facilmente concludere che saremmo di fronte ad un insuccesso".
"Secondo, perché tipicamente le guerre valutarie portano alla distruzione dei rapporti commerciali e della produzione" e "invece, la situazione attuale è molto diversa".
"Ma l'aspetto forse più interessante -continua Jannelli- è che probabilmente nel corso del prossimo anno potremmo assistere all'inversione di marcia di un declino quarantennale del dollaro Usa nei confronti delle principali monete".
"Personalmente sono stato ribassista sul USD negli ultimi dieci anni, ma ora ho deciso di cambiare la mia view", dice l'analista. "Ritengo che ad un certo punto il rimpatrio di alcune attività manifatturiere verso gli Usa e la rivoluzione nell'industria dell'energia rappresentata dallo shale gas potrebbero rappresentare dei segnali di sostenibilità a lungo termine della crescita dei risparmi". "E molto probabilmente a determinare questa reazione sarà ancora una volta l'azione della Fed".
"Secondo, perché tipicamente le guerre valutarie portano alla distruzione dei rapporti commerciali e della produzione" e "invece, la situazione attuale è molto diversa".
"Ma l'aspetto forse più interessante -continua Jannelli- è che probabilmente nel corso del prossimo anno potremmo assistere all'inversione di marcia di un declino quarantennale del dollaro Usa nei confronti delle principali monete".
"Personalmente sono stato ribassista sul USD negli ultimi dieci anni, ma ora ho deciso di cambiare la mia view", dice l'analista. "Ritengo che ad un certo punto il rimpatrio di alcune attività manifatturiere verso gli Usa e la rivoluzione nell'industria dell'energia rappresentata dallo shale gas potrebbero rappresentare dei segnali di sostenibilità a lungo termine della crescita dei risparmi". "E molto probabilmente a determinare questa reazione sarà ancora una volta l'azione della Fed".