Notizie Valute e materie prime Petrolio sale aspettando il meeting Opec+ online del 2 giugno

Petrolio sale aspettando il meeting Opec+ online del 2 giugno

27 Maggio 2024 16:33

Il petrolio ha aperto la settimana in rialzo dopo le vendite dell’ultima ottava, aspettando la riunione dell’Opec+ di questo weekend. Ecco le ultime sul greggio e le attese in merito al meeting dei paesi produttori e degli alleati.

Prezzi petrolio in recupero dopo le recenti vendite

La scorsa settimana il Brent ha lasciato sul terreno il 2,2% e il Wti ha perso il 2,9%, mentre oggi i future sul greggio viaggiano in rialzo di circa un punto percentuale, rispettivamente in area 82,7 e 78,5 dollari al barile.

Nell’ultimo periodo, i prezzi dell’oro nero si sono mantenuti perlopiù in un range ristretto, frenati dai tagli alla produzione e dal venir meno di grosse minacce geopolitiche con ripercussioni potenziali sull’offerta, anche se le guerre in corso continuano a rappresentare un fattore di incertezza da non sottovalutare.

La giornata è scarna di appuntamenti rilevanti, complice la chiusura di Wall Street per la festività del Memorial Day e di Londra per la Spring Bank Holiday. In settimana i riflettori saranno puntati soprattutto sui dati relativi all’inflazione della zona euro e al Pce core statunitense, aspettando il meeting Opec.

I due report, entrambi in programma venerdì, verranno attentamente monitorati dalla Bce e dalla Fed per le loro decisioni di politica monetaria, con possibili ricadute sulle prospettive economiche e, a cascata, sulla domanda di greggio.

Nel radar il meeting Opec+ virtuale del 2 giugno

Questo fine settimana si terrà invece il meeting dell’Opec+ chiamato a decidere sull’eventuale estensione dei tagli all’offerta, attualmente in vigore fino a fine giugno, anche nella seconda metà dell’anno.

La riunione, inizialmente prevista per sabato 1° giugno, è stata posticipata a domenica 2 giugno. Inoltre, non si terrà più in presenza ma online, come avvenuto a novembre. A differenza di quell’occasione, però, alla base della decisione di incontrarsi virtualmente non dovrebbero esserci conflitti interni agli alleati. A motivare la scelta potrebbero aver contribuito le condizioni di salute precarie del re saudita Salman Bin Abdulaziz e la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi.

Diversi delegati e operatori del settore si aspettano un prolungamento delle limitazioni alle forniture, pari a circa 2 milioni di barili al giorno, anche nella seconda parte del 2024. Il fatto che l’incontro si svolga online potrebbe rappresentare un’ulteriore conferma della volontà di non procedere a grossi stravolgimenti.

Nel frattempo, l’Opec+ sta riesaminando anche la capacità produttiva dei singoli membri e potrebbe rimodulare i livelli di produzione per il 2025.

Le attese sui tagli all’offerta di petrolio

Secondo gli analisti di ING, la recente debolezza del mercato aumenta la probabilità di una conferma totale di ulteriori tagli volontari dell’OPEC+ almeno fino al terzo trimestre di quest’anno. Le aspettative in tal senso stanno crescendo, quindi un’eventuale mossa diversa rischia di deludere il mercato.

Tuttavia, per ING, un rollover totale delle limitazioni potrebbe esercitare una pressione eccessiva sul mercato nel terzo trimestre dell’anno. Un certo sostegno dovrebbe invece arrivare dalla domanda di benzina in vista della stagione di viaggi aerei. Prezzi più elevati potrebbero far comodo all’Arabia Saudita, che secondo le stime del Fondo monetario internazionale ha bisogno di quotazioni vicine ai 100 dollari per coprire i propri ambiziosi piani di spesa.

Nel frattempo, i trader hanno ridotto le posizioni nette lunghe sul Brent, portandole sui minimi di quest’anno. Secondo ING, le posizioni corte lorde sul benchmark del greggio europeo hanno toccato i massimi da novembre 2020, ma un rollover dei tagli dell’OPEC+ dovrebbe ridurre una parte di questi short.